Elia 17 Baby è stato rinviato a giudizio per avere aggredito e minacciato di morte un coetaneo, Filippo Fratini, durante una rissa in un locale di Roma. Era, come ricostruisce Il Messaggero, l’8 aprile 2017 e la vittima, con una gamba ingessata, si stava divertendo con gli amici. Il gruppo conobbe delle ragazze, che però erano finite nel mirino anche del trapper e della sua compagnia. È per questo motivo che sarebbero iniziate le violenze.
“Senza pietà mi ha sferrato un colpo sul volto e poi non contento, con una bottiglia rotta, mi ha colpito violentemente di nuovo fino a provocarmi un taglio profondo”, ha raccontato il ragazzo agli inquirenti. La prognosi fu di oltre un mese in virtù di una ferita lacero-contusa a tutto lo spessore del labbro superiore. “T’ammazzo, non devi guardare le ragazze. Non sai chi sono io”, queste in base alla ricostruzione sarebbero state invece le intimidazioni fattegli dal trapper. Elia Di Genova, questo il suo nome all’anagrafe, dovrà dunque vedersela coi giudici del Tribunale con l’accusa di lesioni e minacce.
Elia Baby rinviato a giudizio per una rissa: i precedenti
Non è comunque la prima volta che Elia 17 Baby, rinviato a giudizio per la rissa del gennaio del 2018, finisce nei guai. Nei mesi scorsi, in tal senso, è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari perché accusato di avere accoltellato ad agosto del 2022 un trentacinquenne su una spiaggia a Marinella, vicino Porto Rotondo.
Nel settembre del 2021, invece, nella serata in cui avrebbe dovuto cantare allo Snodo Mandrione, un locale romano, venne cacciato perché colpevole, secondo i gestori, di aver tirato un posacenere contro un gruppo di ragazzi. Il suo gruppo si spostò in un altro pub, dove ebbe una rissa con alcuni turisti spagnoli che avevano cercato di difendere una ragazza che era stata da loro aggredita. Nel medesimo anno è stato anche arrestato per spaccio.