Elio Abbagnato, chi è il papà di Eleonora? A lungo dirigente sportivo nel mondo del calcio, ha accompagnato la figlia all'altare e...
Eleonora Abbagnato, una delle ballerine di maggior talento sul panorama artistico italiano, deve gran parte della sua tenacia nel mondo dello sport al padre Elio. Dirigente sportivo, e in particolare nel mondo del calcio, Elio è stata una figura fondamentale nella vita della figlia, che lo ha avuto al suo fianco nei momenti più importanti della sua vita, come quando all’altare ha raggiunto Federico Balzaretti, suo marito e padre dei suoi figli.
Il signor Elio Abbagnato ha assecondato la passione della figlia per la danza, aiutandola a trasferirsi a Parigi non appena ha capito che il suo mondo sarebbe stato quello dei balletti. Così, quando Eleonora da giovanissima ha fatto le valigie per lasciare Palermo e giungere in Francia, il papà, con grande dispiacere nel cuore ma allo stesso tempo grande orgoglio, l’ha assecondata, aiutandola a realizzare il suo grande sogno.
Elio Abbagnato, chi è il papà di Eleonora figura fondamentale nella vita della ballerina
Elio Abbagnato, inoltre, aveva conosciuto Federico Balzaretti, marito della ballerina, ancora prima che l’amore tra i due scoppiasse: essendo entrambi attivi nel mondo del calcio, i due avevano avuto modo di fare la rispettiva conoscenza e di apprezzarsi e stimarsi a vicenda. Ecco allora che per Elio è stato naturale accettare l’ex calciatore del Palermo nella propria famiglia.
Eleonora Abbagnato ha un legame speciale con la sua famiglia di origine e con il papà Elio, al quale è rimasta molto legata nonostante la distanza che li divide. La ballerina oggi vive a Roma ma torna a casa non appena le è possibile, per far crescere i suoi figli vicini ai nonni nonostante i tanti chilometri che li dividono. L’amore, d’altronde, sopravvive ad ogni distanza e lo sa bene Eleonora, che spesso è rimasta separata dai suoi affetti, come i genitori Elio e Piera ma anche dallo stesso Balzaretti, considerando che a lungo i due hanno fatto lavori “incompatibili” tra loro, come accade d’altronde anche ora.
