RAFI EITAN, MORTA LA LEGGENDA DEL MOSSAD/ Così andò la cattura del nazista Eichmann

- Davide Giancristofaro Alberti

Morto a 92 anni Rafi Eitan, la leggenda del Mossad che nel 1960 catturò il nazista Alfred Eichmann

eichmann_nazismoR439 Adolf Eichmann (1906-1962) (Immagine d'archivio)

E’ morto all’età di 92 anni Rafi Eitan, la spia del Mossad forse più nota al mondo. Ha partecipato a numerose missioni nel corso della sua carriera fra cui la più nota, la cattura dell’alto nazista Alfred Eichmann. L’operazione avvenne nel 1960, quando il tedesco venne individuato quasi per caso in Argentina. Subito scattò l’operazione del Mossad che inviò a Buenos Aires Rafi Eitan, mettendolo a capo di una squadra composta da altre sette persone, accuratamente scelte fra un gruppo di 250 spie a disposizione. Gli otto iniziarono a lavorare esclusivamente sul caso, pianificandolo nei minimi dettagli fino a che non entrarono in azione e catturarono Eichmann, all’oscuro di tutto. Subito dopo l’arresto il nazista venne trasferito in Israele, e nel 1962, dopo due anni di prigionia, venne condannato a morte colpevole di crimini contro l’umanità. L’uomo venne quindi impiccato e il suo cadavere bruciato, poi le ceneri disperse nel Mediterraneo: in questo modo il governo israeliano evitò che qualcuno potesse fare della tomba di Eichmann un reliquario. «Rafi è stato uno degli eroi dei servizi segreti israeliani, svolgendo innumerevoli azioni a sostegno della sicurezza di Israele», le parole di Benjamin Netanyahu, primo ministro israeliano. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

RAFI EITAN, MORTA LA LEGGENDA DEL MOSSAD

E’ morto Rafi Eitan, la spia che catturò Adolf Eichmann, uno dei grandi capi nazisti durante la seconda guerra mondiale. La leggenda del Mossad, uno dei migliori agenti segreti della storia, è spirato nella giornata di ieri a Tel Aviv, all’età di 92 anni. Rafi Eitan era una sorta di figura leggendaria fra le mura domestiche, visto che oltre ad aver messo le mani su uno dei più ricercati fra gli “alti nazisti”, aveva partecipato a decine di operazioni di spionaggio, come ricorda quest’oggi il New York Times: «In tantissime operazioni di spionaggio e innumerevoli intrighi internazionali c’era il suo zampino». Da operazioni di sicurezza in Israele passando per l’antiterrorismo, e arrivando fino alla ritorsione, Rafi Eitan era presente. Il 92enne israeliano partecipò ad esempio all’operazione che portò all’uccisione dei palestinesi responsabili del noto massacro di Monaco Baviera durante le olimpiadi del 1972.

RAFI EITAN È MORTO

Ma come detto in apertura, l’operazione che scagliò nell’olimpo delle spie Rafi Eitan fu quella che portò alla cattura di Eichmann, uno dei funzionari delle temibili SS che portò avanti la “soluzione finale”, lo sterminio di milioni di ebrei iniziato nel 1942 e durato fino al ’45, a conclusione del secondo conflitto mondiale. Come molti altri nazisti, Eichmann aveva “mangiato la foglia” ed era riuscito a scappare in Argentina al termine della seconda guerra, fuggendo così alla cattura e al processo di Norimberga. La sua scoperta avvenne quasi per caso: nel 1960 il figlio di Eichmann rivelò la vera identità del padre alla ragazza che stava frequentando all’epoca; a quel punto la giovane spifferò il tutto al padre che era un ebreo sopravvissuto all’olocausto e che avvertì seduta stante il Mossad, i servizi segreti israeliani, considerati già all’epoca i migliori nel loro campo. Eitan organizzò quindi la cattura e il rapimento di Eichmann, che avvenne per strada, e il successivo trasferimento in Israele.





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