Ettore Majorana, “vivo dopo scomparsa”/ Era l’Uomo-cane? Nipoti “verità non ci sarà”

- Emanuela Longo

Ettore Majorana, un cold case irrisolto: il giallo della scomparsa del fisico. Morto dopo la sparizione? Le varie tesi e la visione dei nipoti

ettore maiorana tg2 dossier 640x300 Ettore Majorana, Tg2 Dossier

Al centro dei gialli di Tg2 Dossier, nell’ultimo appuntamento è stata trattata la misteriosa scomparsa di Ettore Majorana, fisico ed accademico italiano del quale si sono perse misteriosamente le tracce nel 1938, anno della sua presunta morte. A parlare alla trasmissione di Rai2, il nipote, suo omonimo, che ha commentato: “L’idea fosse quella di una scelta estrema, quella di un suicidio”. Era il 25 marzo 1938 quando del fisico si persero le tracce dopo aver vissuto a lungo con Maria Majorana, sorella minore di Ettore. “Abbiamo vissuto insieme qualche palpitazione legata alle speranze che di tanto in tanto brillavano a destra e a sinistra”, ha commentato ancora il nipote. Le ipotesi che si susseguirono negli anni furono molteplici tra cui anche quella secondo cui Majorana non sarebbe morto al momento della scomparsa. “Abbiamo indicazioni secondo cui lui era vivo dopo”, ha commentato Francesco Guerra, professore emerito di Fisica. Tra le testimonianze anche una lettera di un suo amico ad un altro amico. “Secondo la nostra ricerca, rimane nascosto fino a circa marzo del 1939”, ha aggiunto Guerra. Gli storici esperti di Fisica sostengono addirittura che sarebbe stato ritrovato dalla famiglia.

“E’ probabile che lo sapessero, che avrebbero parlato, che avessero cercato di convincerlo”, ha commentato ancora Guerra. Ma si tratta di una tesi niente affatto condivisa dal nipote di Majorana: “Avendo vissuto tanti anni con la sorella, questa non è stata l’ipotesi che mi ha passato lei”.

ETTORE MAJORANA, IL GIALLO: TROVERÀ MAI UNA SOLUZIONE?

C’è poi l’ipotesi che Ettore Majorana possa essersi buttato in mare dal traghetto Palermo-Napoli. Ma tra le varie tesi anche il presunto arruolamento tra gli scienziati nazisti e tanti avvistamenti tra cui a Mazara Del Vallo. Di questo ne scrisse anche Leonardo Sciascia: si pensava che un senzatetto chiamato “l’uomo cane” potesse celarsi proprio Majorana. Si chiamava Tommaso Lipari e proprio come Majorana anche lui aveva una cicatrice sulla mano. “Non faceva la vita da barbone”, ha commentato il giornalista Salvatore Giacalone, “faceva la vita da emarginato dalla società”. Apparentemente colto sarebbe stato interpellato anche dai liceali del paese per trovare soluzioni a problemi di fisica e matematica. Anche il procuratore capo di Marsala cercò di capire se dietro il senzatetto potesse esserci Ettore Majorana. Fu fatta un’indagine molto accurata deducendo che non c’entrava nulla. L’uomo cane morirà nel ’73 su quegli scalini dove aveva vissuto per 35 anni portandosi il suo segreto nella tomba. Si disse anche che Ettore Majorana scomparve perchè non d’accordo con quella Fisica che avrebbe portato alla bomba atomica ma nel 1938 neanche Fermi poteva immaginarla ancora. Carlo Majorana, altro nipote, è certo che non si arriverà mai ad una verità sulla sua scomparsa.





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