Nella sanguinosa vicenda della Uno Bianca, con 24 morti e oltre 100 feriti, non manca neppure la guerra a distanza tra ex compagni. Ci riferiamo a Eva Mikula, donna romena che da giovane fu legata sentimentalmente a Fabio Savi, uno dei capi della banda. Ora i due si parlano a colpi di accuse e affondi. Come nel caso della querela sporta da Fabio Savi, in carcere dal 1994. L’ha denunciata per calunnia e diffamazione per alcune affermazioni contenute nel libro “Vuoto a perdere” pubblicato nei mesi scorsi. Ma facciamo un passo indietro. Eva Mikula conobbe Fabio Savi in Ungheria quando aveva solo 16 anni. Lei lavorava come cameriera, dopo essere scappata dalla Romania. Fu la donna del capo della Banda della Uno Bianca per quasi tre anni.
Per questo è stata processata, ma poi assolta: il sospetto è che fosse al corrente della lunga scia di assalti, attentati e omicidi che la banda si lasciò alle spalle in sette anni. A 19 anni si ritrovò testimone chiave del caso. Nel suo libro ha smontato in parte la verità giudiziaria emersa nei processi, sostenendo di essere stata lei l’artefice della cattura dei tre fratelli Savi (gli unici della Banda della Uno Bianca ancora in carcere), grazie alle rivelazioni fatte a magistrati e polizia.
“EVA MIKULA? SEMBRA VOGLIA SFIDARE I PM…”
Ma per Fabio Savi la donna è a caccia di visibilità e notorietà. Eva Mikula sostiene di aver ricevuto una lettera privata, dopo avergli spedito il libro, in cui l’uomo confermava «la sua intenzione di mettersi contro di me se non gli do ascolto. Parlare e raccontare la vita privata in pubblico, a Fabio Savi crea disturbo e rabbia più dei 24 omicidi commessi. Attendo con fiducia il provvedimento del giudice», le parole riportate dal Corriere della Sera.
Sulla scena, dunque, c’è anche lei, l’ex compagna di Fabio Savi, non solo per il contenzioso aperto dopo la pubblicazione del libro, ma anche perché le sue parole hanno generato nuove polemiche tra alcuni familiari delle vittime della Uno Bianca. Secondo quanto scritto dalla donna, è solo merito suo – e delle dichiarazioni fatte alla polizia e ai magistrati – se i fratelli Savi sono stati arrestati. «Sembra quasi che con quelle parole voglia sfidare ciò che hanno accertato i pm e per questo è opportuno che venga sentita per chiarire», avevano detto nelle settimane scorse, come riportato dal Resto del Carlino.