Caso Raoul Bova, Federico Monzino nega ricatti e precisa: "Messaggi a Fabrizio Corona? Martina Ceretti sapeva". Parla anche il legale dell'attore

Federico Monzino rompe il silenzio sul caso dei messaggi e degli audio privati tra Raoul Bova e Martina Ceretti, pubblicati da Fabrizio Corona nel suo podcast su YouTube. Lo fa parlando a Novella 2000, in un’intervista in cui conferma di aver inviato all’ex re dei paparazzi alcuni messaggi e un audio ricevuto dalla modella, ma nega di aver minacciato l’attore o tentato di ricattarlo. «Non ho mai scritto né inviato alcun messaggio a Raoul Bova, né ho mai cercato di contattarlo direttamente in alcun modo».



Nell’intervista rilasciata al direttore Roberto Alessi, l’imprenditore riconosce i propri errori, spiegando di aver agito in buona fede. Tuttavia, la posizione della ragazza è differente, poiché sui social ha dichiarato di non aver mai voluto che quei messaggi venissero pubblicati.

Martina Ceretti, modella 23enne (Fonte Instagram)

Dal canto suo, Monzino è convinto che Martina Ceretti fosse consenziente quando ha inviato il materiale a Fabrizio Corona. Ammette forse di aver sbagliato a fidarsi di lui e che coinvolgerlo possa essere stato un errore, ma precisa anche di non essere mai stato costretto a fare nulla, né di essere stato ingannato.



LE SCUSE DI MONZINO ALLA FAMIGLIA DI RAOUL BOVA

Riconosce, però, che il suo giudizio possa essere stato offuscato dai forti sentimenti provati per la ragazza. Secondo la sua versione, l’obiettivo era quello di far diventare famosa Martina Ceretti: «La mia intenzione non è mai stata quella di danneggiare qualcuno, ma piuttosto di assecondare un suo desiderio».

L’imprenditore rivolge poi un pensiero a Rocío Muñoz Morales, moglie di Bova, e alle loro due figlie, che definisce «vittime innocenti di questa delicata vicenda», dicendosi dispiaciuto per l’accaduto e assicurando di non aver voluto mai far loro del male.



IL LEGALE DI RAOUL BOVA CONTRO LA “MACCHINA INFERNALE”

Quanto ai possibili risvolti legali e giudiziari, Monzino spiega di essere stato sentito come persona informata sui fatti, ma di non essere indagato. Il suo cellulare è stato sequestrato, insieme a quello di Ceretti e di Fabrizio Corona: Monzino assicura la massima collaborazione e si dice disponibile a incontrare la modella, se e quando lei vorrà.

Di «macchina infernale» ha parlato invece l’avvocato David Leggi, legale di Bova, che ad Affaritaliani ha spiegato come sta l’attore: «È un padre e un uomo solido. Non arretra di fronte alla violenza altrui né, come d’altronde è oramai noto, davanti ai ricatti».