Nell’ultimo episodio del suo nuovo podcast, Pulp Podcast, Fedez ha raccontato di essersi rivolto alle “Foglie del Destino” in uno dei momenti più difficili della sua vita. In particolare, il rapper si è riferito al periodo successivo alla fine del suo matrimonio con Chiara Ferragni, prima che la separazione divenisse di dominio pubblico. In quel momento delicato, Fedez ha deciso di affidarsi ad un “professionista” per una lettura delle Foglie del Destino, con l’amico Max Ormea al suo fianco e un lettore collegato via Skype dall’India.
Ma di cosa si tratta? Le Foglie del Destino affondano le radici in una leggenda indiana secondo cui, migliaia di anni fa, sette saggi chiamati Sapta Rishi acquisirono la capacità di conoscere il passato, il presente e il futuro di molte persone. Le loro conoscenze furono inizialmente tramandate oralmente e poi trascritte su foglie di palma essiccate. Inizialmente scettico, Fedez è rimasto senza parole quando il lettore gli ha detto qualcosa di preciso: “Tua moglie ti ha appena cacciato di casa”. All’epoca, nessuno era a conoscenza del fatto che il rapper stesse vivendo in un Airbnb, a parte sua madre e la sua assistente. Da quel momento, una serie di rivelazioni inaspettate ha completamente cambiato la sua prospettiva.
Fedez e la lettura delle “Foglie del Destino”: tutte le rivelazioni da Chiara Ferragni a Cristiano Iovino
“Nella mia foglia io sarei già dovuto morire con il cancro che ho avuto. Per qualche ragione ho superato o violato”, ha raccontato Fedez nella puntata del suo podcast. A rendere tutto ancora più sorprendente sono stati i numeri emersi nella lettura, tutti collegati a eventi chiave della sua vita: il 9, l’età in cui ha subito una molestia; il 18, gli anni in cui ha tentato il suicidio per la prima volta; il 27, l’età che aveva quando ha conosciuto la Ferragni; e il 36, che lui definisce “l’età in cui conosco una ragazza che mi porta dietro certe dinamiche, e il suo cognome è molto simile al nome del demone”.
Nella lettura spunta anche Cristiano Iovino, meglio noto come “l’uomo del caffè di Ilary Blasi”, nominato prima ancora dello scandalo. Com’è noto, i due sono stati al centro di un episodio controverso a Milano la scorsa primavera, quando Iovino sarebbe finito vittima di un’aggressione orchestrata dal rapper. “Il caso Iovino succede in quel momento lì e, prima che esplodesse il caso mediatico, io lo racconto a Vinod e lui mi dice: ‘Non va bene questa cosa’ e non mi legge più la foglia”, ha infine svelato.