RISSA IOVINO FEDEZ: LE DUE TESTIMONIANZE
“C’era sangue ovunque“: così è stata descritta la scena dell’aggressione ai danni di Cristiano Iovino. Il particolare emerge da due verbali riguardante quanto successo nell’aprile scorso sotto l’abitazione del personal trainer a Milano. Un gruppo di persone che fanno parte della curva del Milan arrivarono con Fedez, dopo la lite tra i due in discoteca. Questi documenti forniscono dettagli del pestaggio che non erano trapelati finora, ora riportati dal Fatto Quotidiano.
Uno di questi riguarda il momento dell’aggressione, perché non avvenne quando il personal trainer tornò a casa, ma dopo la telefonata del rapper. Infatti, Iovino era già rientrato, poi scese nuovamente per incontrare Fedez con altre due persone, che hanno assistito al pestaggio, ma non sono stati individuati e, quindi, non sono stati mai interrogati.
I due testimoni che hanno parlato agli investigatori sono un amico di Iovino e la guardia giurata che era di turno nel complesso residenziale dove vive il personal trainer. Stando al racconto del primo, il 21 aprile incontrò l’amico a un ristorante per un compleanno a cui era stato invitato anche Fedez, che però era seduto altrove, quindi non avevano avuto alcuna interlocuzione. Inoltre, ha parlato della telefonata ricevuta da Iovino: mancava poco alle 4 e gli disse che era stato aggredito da circa 5-6 persone. Ma la circostanza non è stata mai confermata dal diretto interessato, perché ha riferito di non ricordare niente.
LA RISSA, L’AGGUATO E IL SANGUE OVUNQUE
L’amico di Iovino ha raccontato anche di aver saputo da lui che non conosceva le persone e che le ragioni della lite non erano importanti, cioè lo spazio dei tavoli, precisandogli che c’era anche Fedez. Ma la guardia giurata ha fornito altri particolari sulla rissa: ha parlato di 8-9 persone e del collega che, avendo riconosciuto Iovino, gli ha aperto il cancello per farlo rifugiare nel palazzo, ma sono entrati tutti, perché il personal trainer non è riuscito a chiudere il cancello in tempo.
A quel punto hanno provato ad allertare le forze dell’ordine. Ma pure le guardie giurate sono state minacciate. Per quanto riguarda Fedez, è stata confermata la sua presenza tra gli aggressori perché ha sentito il suo nome pronunciato spesso dagli amici di Iovino durante il pestaggio. Anche la guardia giurata ha confermato che Iovino era già a casa prima del pestaggio, che ha definito molto violento. Infatti, ha riportato di aver notato il “volto sporco di sangue” e “vistose macchie di sangue” sul pianerottolo.