Ferruccio Amendola, chi è il padre di Claudio Amendola/ Il figlio: “un perfezionista”

- Emanuele Ambrosio

Ferruccio Amendola è stato il padre di Claudio Amendola, ma anche un noto attore e doppiatore che ha prestato la voce a grandi del cinema americano

ferruccio amendola min 640x300 Ferruccio Amendola - Foto Instagram

Ferruccio Amendola è stato il padre di Claudio Amendola, ma anche un noto attore e doppiatore che ha prestato la voce a grandi del cinema americano. Proprio così, Claudio Amendola è figlio d’arte, visto che il papà Ferruccio è stato uno dei più importanti doppiatori del panorama italiano. Basti pensare che la voce di grandissimi attori come Robert De Niro, Sylvester Stallone, Dustin Hoffman e Tomas Milian è proprio quella del padre di Claudio Amendola. Non solo, Ferruccio si è fatto apprezzare anche come attore, anche se è spesso ricordato per la sua inconfondibile voce calda e profonda.

Tra i personaggi a cui ha prestato la voce va ricordato anche Bill Cosby nelle sit-com I Robinson e Cosby, o ancora al doppiaggio del cane Tequila nella serie televisiva Tequila e Bonetti. Sul grande schermo pure si è fatto apprezzare, ma il pubblico italiano lo ricorderà anche per alcuni spot pubblicitari e sceneggiati televisivi. Infine la Compagnia Doppiatori dove ha lavorato fino alla morte.

Claudio Amendola, il ricordo del padre Ferruccio Amendola

Il 3 settembre del 2001 Ferruccio Amendola è morto all’età di 71 anni per un terribile tumore alla gola con cui combatteva da tempo. Proprio il figlio Claudio Amendola, dalle pagine dell’ANSA, ha ricordato il papà: “averlo avuto come padre mi permette fortunatamente di rivederlo spesso, e dato che era anche doppiatore posso anche risentirlo. Un suo film lo becchi sempre, anche a occhi chiusi, non c’è proprio verso, era un perfezionista, anche se cambiava timbro, un vero stakanovista”.

Non solo, proprio il figlio parlando del lavoro del papà come doppiatore ha ricordato un aneddoto su quando ha dovuto doppiare Sylvester Stallone: “una volta ebbe difficoltà con Stallone in Rocky 3, perché lui parlava nel film con la mandibola tutta storia e non era affatto facile capirlo e rifarlo correttamente. Alla fine però è venuto fuori un lavoro eccellente, tornando al discorso del perfezionista”.







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