Filippo Ganna si conferma campione del mondo nella cronometro, vincendo l'oro sulle strade del Belgio. Ecco chi è il ciclista azzurro entrato nella leggenda.
Filippo Ganna è ancora campione del mondo nella cronometro
Filippo Ganna è ancora campione del Mondo. Ai Mondiali di ciclismo 2021 in Belgio, vince la medaglia d’oro nella cronometro, bissando il successo del 2020. Il ciclista azzurro, conquista il primo posto mondiale fermando il tempo sul 47’47”, precedendo di quasi 6” la medaglia d’argento, il padrone di casa Wout van Aert, dopo un testa a testa di oltre 43 chilometri. Il bronzo va all’altro belga Remco Evenepoel.
Si tratta del secondo successo mondiale per Filippo Ganna, dopo l’oro conquistato lo scorso anno ad Imola. Alle Olimpiadi di Tokyo 2020, il ciclista aveva vinto la medaglia d’oro nell’inseguimento a squadre, insieme a Francesco Lamon, Simone Consonni e Jonathan Milan, gara in cui il quartetto ha realizzato il record del mondo. Nella vittoria olimpica, Ganna, con i suoi strappi negli ultimi quattro giri era stato decisivo.
Chi è Filippo Ganna, la leggenda azzurra del ciclismo
Filippo Ganna, è nato a Verbania il il 25 luglio 1996. Ganna inizia la sua carriera sulle due ruote nella categoria Allievi, dove conquista ben 20 vittorie. Si appassiona nel frattempo al ciclismo su pista, ma continua a gareggiare anche su strada. Ganna è quattro volte campione del mondo di inseguimento individuale e detiene il record del mondo di specialità. “Top Ganna”, il suo soprannome, non è quindi casuale, ma frutto dei tanti successi ottenuti.
Nel 2020 trionfa in quattro tappe del Giro d’Italia, tra queste, tre nelle cronometro. Mentre nell’edizione del 2021 vince invece due tappe, sempre a cronometro. Nella sua bacheca di vittorie mancava solo la medaglia olimpica. Successo finalmente raggiunto il 4 agosto 2021 al velodromo di Izu, a Tokyo, dove insieme ai suoi compagni di squadra ha firmato anche il record del mondo con il tempo di 3’42″032. Dopo aver bissato la vittoria nel Mondiale in Belgio, Filippo Ganna entra nella leggenda del ciclismo.
