Francesco Moser, a La Volta Buona con la compagna Mara Mosole, si racconta a La Volta Buona: “A breve diventerò di nuovo nonno!”.
Un’ampia intervista per Francesco Moser a La Volta Buona che si racconta tra carriera, famiglia e l’amore ritrovato al fianco della nuova compagna Mara Mosole. Il campione di ciclismo parte dalla commozione ricordando la mamma: “Mio padre è morto quando andavo alle medie, mamma si è occupata della famiglia”, non trattiene le lacrime e la sua dolce metà conferma come il ricordo della donna sia la cosa che più di tutte alimenta le sue lacrime.
Proprio Mara Mosole, nuova compagna di Francesco Moser, impreziosisce il racconto a La Volta Buona parlando del loro incontro dopo anni. “Io lo conoscevo già, lui non mi vedeva proprio! Ci siamo incontrati quando ha iniziato ad andare piano…”. Interviene a questo punto il campione di ciclismo che svela: “Negli ultimi 15 anni abbiamo partecipato a delle pedalate organizzate, la prendevo in giro perchè andava piano. Ci siamo dunque trovati nei vari pranzi, anche perchè sono occasioni di festa. Poi abbiamo iniziato a frequentarci…”. L’attuale compagna a questo punto conferma: “A me è sempre piaciuto!”.
Francesco Moser a La Volta Buona: “Mio figlio Ignazio? Gli auguro di essere un papà più presente di me…”
Non poteva poi mancare un riferimento alla gioia nel diventare nuovamente nonno; Francesco Moser ha confermato che la gravidanza di Cecilia Rodriguez – sua nuora, moglie del figlio Ignazio Moser – è ormai prossima all’ultimo atto. “Dovrebbe partorire per la fine della settimana credo, manca poco”. Dopo la rivelazione sul parto imminente, racconta poi a Caterina Balivo del loro rapporto: “Mi piace tanto, siamo stati parecchio insieme durante il periodo del Covid”. Per il figlio Ignazio Moser ha invece un consiglio speciale in vista della paternità: “Deve fare il papà prima di tutto, deve stare vicino a suo figlio a differenza mia; correvo tanto quando sono nati i primi due, quando è nato lui avevo smesso di correre però ero sempre in giro perchè partecipavo a varie mansioni ed ero poco a casa”.