Francesco Renga, chi è il cantante nato a Udine ma cresciuto a Brescia? Gli esordi con i Timoria, una band: poi dal 1998 la carriera da solista
Nato a Udine nel 1968, Francesco Renga ha in realtà origini siciliane e sarde, per via di mamma e papà. Il padre era un maresciallo della Guardia di finanza e lui è nato a Udine ma cresciuto a Brescia. La musica ha fatto parte della vita di Francesco Renga fin da bambino: a sedici anni ha preso parte al concorso musicale Deskomusic con il suo primo gruppo, fondato un anno prima. Dopo il diploma, il padre di Francesco Renga avrebbe voluto che partecipasse al concorso per entrare nella Guardia di Finanza e così lui fece, superando anche la selezione, decidendo però poi di iscriversi alla facoltà di Economia e commercio. Dopo aver intrapreso un percorso allo IED di Milano, Renga ha deciso definitivamente di lasciare gli studi per poi dedicarsi alla musica.
In quegli anni Francesco Renga è entrato a far parte del gruppo dei Timoria, ottenendo i suoi primi successi musicali, calcando i palcoscenici di vari Paesi in Europa, fino ad arrivare al Festival di Sanremo 1991 con “L’uomo che ride”, che vinse il Premio della Critica. L’addio alla band, per Renga è arrivato nel 1998, quando ha cominciato la sua carriera da solista, nonostante fosse dato vicino ai Litfiba. “Dopo il divorzio dai Timoria di tutto ho voglia tranne che rientrare in un gruppo” spiegò all’epoca Renga, cominciando così ufficialmente la sua carriera da solista.
Francesco Renga, chi è: nel 2005 il trionfo all’Ariston con “Angelo”
Dal 2000, Francesco Renga si è imposto sul panorama musicale come solista, pubblicando brani dal grandissimo successo, come “Angelo”, che lo ha portato a vincere il Festival di Sanremo nel 2005. Tantissimi i brani di successo dell’artista, come anche “Il mio giorno più bello nel mondo” del 2014, certificato triplo disco di platino dalla FIMI. Oggi, a trent’anni dall’inizio della sua carriera, Francesco Renga continua a far cantare migliaia e migliaia di fan, che lo apprezzano dal primo giorno.