Franco Oppini è il marito di Ada Alberti, la nota astrologa di Mattino Cinque. Dal primo incontro al grande amore: "siamo molto invidiati come coppia"
Franco Oppini e Ada Alberti sono più innamorati che mai. Un amore nato proprio grazie al mondo della televisione visto che galeotto è stato avere lo stesso agente che ha permesso alla coppia di conoscersi. L’astrologa di Mattino Cinque parlando della storia d’amore con l’ex marito di Alba Parietti ha prontamente precisato: “con Franco non è che sia stato subito facile”. L’astrologa, infatti, era abituata ad essere single e l’incontro con Franco non è stato semplice, visto che era un uomo con un bagaglio di vita importante: una ex moglie, un matrimonio finito e un figlio. “Fovevo avvicinarmi alla sua vita e l’ho fatto, semplicemente perché ne valeva la pena” – ha detto l’astrologa confessando “è una bella persona e c’era del feeling tra noi”.
Un grande amore quello nato tra i due con la Alberti che parlando di loro ha detto: “Io e Franco siamo molto invidiati come coppia, ma anche io prima di incontrarlo sono stata sola”. A differenza di Franco Oppini che è stato sposato con Alba Parietti, la Alberti non è mai stata sposata e non ha mai convissuto.
Franco Oppini e Ada Alberti: “ci teniamo per mano perfino quando siamo a dormire
L’amore tra Ada Alberti e Franco Oppini è a prova di stelle come ha rivelato la nota astrologa. “Tra noi è grande amore” – ha detto la Alberti rivelando – “ci teniamo per mano perfino quando siamo a dormire”. E’ lo stesso anche per l’ex marito di Alba Parietti che dopo la fine del matrimonio è tornato ad amare rivelando dalle pagine del settimanale Nuovo il segreto di un rapporto così duraturo: “facciamo l’amore per otto ore al giorno”. Non ci sono solo le stelle ad unirli, ma anche una forte intensa e complicità che è alla base di ogni rapporto di coppia.
Sin dall’inizio tra i due c’è stata una fortissima chimica e una passione travolgente come ha raccontato la Alberti: “è stata bruciante, ho capito da subito che sarebbe stato al mio fianco”.
