Galimberti: “Tso per no vax e chi crede a Medjugorje”/ “Sono pazzi, vanno curati”

- Niccolò Magnani

Il filosofo Umberto Galimberti si schiera a favore dell'obbligo vaccinale in Italia: “no vax sono pazzi e vanno curati. Se si crede più a Medjugorje che alla scienza, come li si convince?”

Galimberti Umberto Galimberti a "In Onda" (video La7)

Vaccini e Green Pass: bisogna passare all’obbligo “forzato” per combattere l’emergere della variante Delta, o meglio comunque la persuasione anche per non scatenare l’effetto opposto della ribellione (come già visto in Francia dopo l’annuncio del pass sanitario obbligatorio imposto da Macron)? Di questo si è parlato nella puntata di ieri su La7 a “In Onda”, ospiti il filosofo Umberto Galimberti e il consigliere del Ministro Speranza, Walter Ricciardi.

Per il professore e psicanalista non vi è dubbio su quale scelta propendere ora nel Governo sul tema del Green Pass (martedì la cabina di regia per decidere se e come estendere alcuni obblighi): «Io sono per l’obbligo: per persuadere una persona è necessario che quella persona sia disposta a mettere in dubbio le proprie convinzioni. I no vax sono strampalati e anti-scientifici che si sentono però un grande club di opposizione, non sono disposti a mettere in gioco per le proprie convinzioni e mettono in pericolo gli altri». Il dibattito è acceso, anche se pure Ricciardi si schiera dalla medesima parte: resta allora ai conduttori David Parenzo e Concita De Gregorio provare a rilevare le possibili problematiche nel pensiero “Sì-Vax” senza se e senza ma.

“TSO PER I NO VAX? VANNO CURATI”

Secondo Galimberti, la libertà del proprio comportamento finisce «quando esso danneggia la vita di un altro», replicando all’accusa fatta ieri da Giorgia Meloni di uno «stato orwelliano che limita la libertà del singolo». Il danno della pandemia, aggiunge il filosofo nato a Monza, «non ha comunque cambiato le posizioni dei no vax. Uno che nega l’evidenza forse ha bisogno di qualche cura». È qui che allora i conduttori di “In Onda” fanno il passo successivo e arrivano a chiedere se per Galimberti quel “curarsi” significa necessariamente un Tso (trattamento sanitario obbligatorio): «I no vax hanno come una pazzia. Come si può convincerli che la scienza è seria se loro vivono ancora con una mentalità religiosa e anti-scientifica come ai tempi di Di Bella? Se per loro i miracoli di Lourdes e Medjugorje sono più importanti della scienza, come fai a convincerli?». Non pago della “sparata” che mette assieme scienza, religione, convinzioni personali ed emergenza pandemica, Galimberti conclude «Tso per i no vax? Non si può negare la realtà, come si può dire che i vaccini non hanno funzione dopo che abbiamo visto diminuire casi e vittime proprio con l’arrivo dei vaccini». Secondo il professore, i no vax mettono a rischio la vita degli altri: «loro possono morire in pace con le loro convinzioni, ma ora è in gioco la vita degli altri che va di mezzo. Neanche il fatto che sono loro ora a morire di Covid, come si fa a persuaderli? Io non sono capace».





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