Resta il giallo attorno alla morte della modella russa Galina Fedorova, morta in Sardegna nei pressi della base Nato. Una gita in gommone con l’amico fotografo si è trasformata in tragedia ma adesso, come riferisce AdnKronos, non mancano i risvolti a tinta gialla. Intanto il mistero legato al ritrovamento del cadavere della donna, completamente nudo, nelle acque prospicienti la base militare, una delle più importanti nello scacchiere mediterraneo della Nato. L’Isola Rossa si trova proprio di fronte al poligono interforze nel quale durante la stagione invernale e in primavera si eseguono simulazioni di azioni di guerra tra contingenti degli stati dell’Alleanza Atlantica, con impiego di mezzi da sbarco, anfibi e carri armati e incursioni aeree. Ulteriore mistero è legato all’uso di un drone, attualmente sotto sequestro ed usato per le riprese fotografiche della modella russa e dell’amico. Un fatto alquanto inusuale per un servizio di moda destinato a rotocalchi per l’Europa dell’Est e più normale per riprese panoramiche dall’alto. In questo caso, perchè veniva utilizzato? (Aggiornamento di Emanuela Longo)
GOMMONE CONTRO SCOGLI: INCIDENTE O OMICIDIO?
Galina Fedorova, modella russa 35enne ma residente in Gran Bretagna, si trovava in vacanza in Sardegna quando è stata coinvolta in un incidente mortale dopo essersi schiantata col gommone contro gli scogli. La donna, come riferisce Corriere della Sera, si trovava insieme ad un amico e fotografo quando lo scorso sabato la giovane ha perso la vita per cause ancora tutte da chiarire. L’autopsia ha svelato che la morte è sopraggiunta per annegamento ma non è ancora chiaro se lo schianto sia stato realmente frutto di un incidente drammatico o se si tratta di un “giallo”. L’unica certezza è che il gommone è andato alla deriva ed i due amici hanno incontrato difficoltà a raggiungerlo. Lei è morta annegata dopo aver perso i sensi o probabilmente a causa delle ferite riportate mentre l’amico fotografo è stato avvistato e soccorso da una imbarcazione. Adesso però la procura di Cagliari vuole fare maggiore chiarezza intenzionata a verificare la versione dell’uomo, tale Gerenius Tavarov di 44 anni. Secondo le sue dichiarazioni, i due avrebbero noleggiato il gommone a Chia e successivamente si sarebbero fermati per fare un bagno. Proprio mentre erano in acqua, il natante all’ancora si sarebbe staccato dall’ormeggio e si sarebbe allontanato spinto dalla corrente. Secondo la versione del 44enne, avrebbe nuotato per oltre un’ora prima di essere salvato.
GALINA FEDOROVA MORTA IN SARDEGNA: È GIALLO
La versione del fotografo ed amico di Galina Fedorova non convincerebbe del tutto e sarebbe apparsa ricca di lacune: il gommone è finito sugli scogli nel mare di Teulada, facendo balzare Galina in acqua mentre Gerenius era alla guida o mentre andava alla deriva? Un dettaglio molto importante rispetto al quale non ci sarebbero risposte certe. Per questo i magistrati hanno aperto un fascicolo per omicidio colposo e sequestrato il mezzo. I periti stabiliranno se si è trattato di un urto a velocità elevata, se l’impatto è stato su uno scoglio affiorante o contro altro oggetto galleggiante. I successivi esami tossicologici sulla Fedorova chiariranno anche se la donna aveva bevuto alcool o altro. Da chiarire poi il motivo che aveva spinto la modella ed il fotografo a trovarsi nella costa sud della Sardegna e la cui risposta potrebbe essere contenuta proprio nel materiale fotografico ed informatico sequestrato. Sospetti anche sull’uso di un drone. Niente viene tralasciato, compresa la presenza, sulla costa di Teulada, di una base militare con zone di restrizioni aereo navali e interdizioni (eccetto d’estate) al transito e alla pesca.