Gasperini con le sue parole alimenta il sogno scudetto dei tifosi romanisti
Le parole di Gasperini sul sogno scudetto
La pausa nazionali arriva in un momento in cui in vetta alla classifica della Serie A ci sono due squadre, l’Inter e soprattutto la Roma di Gasperini che in maniera assolutamente inaspettata sta mettendo una in fila all’altra una lunga serie di vittorie nonostante le numerose difficoltà che sta vivendo per gli infortuni di tutti gli attaccanti. I tifosi non possono fare altro che sognare e sperare di riuscire a raggiungere traguardi importanti che vanno dalla qualificazione in Champions League fino alla vittoria dello scudetto, sulle orme di quello che è riuscito a Napoli negli ultimi 3 anni.
Su queste voci che parlano di una Roma come unica e vera antagonista dell’Inter si è espresso anche il nuovo allenatore giallorosso sbilanciandosi e affermando che tutto è possibile e che i tifosi hanno tutto il diritto di sognare e che l’impresa potrebbe essere meno impossibile di quello che la maggioranza pensa, soprattutto dopo un inizio di questo tipo. Allo stesso tempo però Gasperini chiede ai tifosi di mantenere la calma e di godersi il momento, sperando che la pausa delle nazionali non porti brutte notizie come infortuni o cali di forma e prestazioni.

Le parole di Gasperini sulle motivazioni della squadra
Gasperini ha poi fatto sapere ai suoi tifosi che ogni domenica i suoi giocatori scendono in campo credendo e puntando a quell’obiettivo e lo stanno rendendo evidente con le loro prestazioni e con i risultati, ribadendo però che è ancora presto per poter dare un giudizio effettivo sulla fattibilità. Quella del tecnico giallorosso è stata la miglior partenza in campionato di un allenatore di Serie A ed è stata possibile, secondo le sue parole, grazie alla fiducia dei suoi giocatori nelle sue idee e nei suoi metodi che hanno portato già a sviluppare un affetto nei suoi confronti da parte dei tifosi.
Infine Gasperini ha voluto spiegare cosa lo ha spinto ad accettare la proposta e il progetto della Roma, raccontando di come proprio quest’ultimo e l’affidamento ai vertici a due importanti figure come Massara e Ranieri sia stata la scintilla che lo ha portato a scegliere la panchina giallorossa sopra a molte altre. Questo perché era consapevole che i ruoli decisionali sarebbero stati presi da uomini che hanno conosciuto il campo e con cui lui avrebbe avuto la possibilità di confrontarsi e far sentire la sua voce, caratteristica che lo ha portato a tanti successi nei suoi anni a Bergamo.
