La Striscia di Gaza potrebbe essere governata temporaneamente dagli USA: la presunta proposta in discussione anticipata da Reuters
Mentre attualmente il futuro della Striscia di Gaza – minacciata internamente dalla presenza di Hamas che non rende possibile alleviare le tensioni con Tel Aviv, ed esternamente dallo stesso Israele che è arrivato a programmarne l’invasione totale e l’occupazione a lungo termine -, sembra che qualcosa si potrebbe muovere per permettere ai palestinesi di avere ancora quel misero fazzoletto di terra costiera: secondo delle fonti sentite da Reuters che sarebbero a conoscenza delle trattative sulla fine della guerra – ovviamente rimaste anonime -, in futuro Gaza potrebbe essere temporaneamente amministrata dagli USA e da altre potenze desiderose di partecipare.
Un piano che per ora non trova alcun riscontro ufficiale – tutti i governi coinvolti e i mediatori si sono rifiutati di commentare l’indiscrezione con Reuters, salvo per Hamas che tramite il suo direttore dell’Ufficio Stampa ha rigettato duramente l’ipotesi pur non sapendo se sia stata effettivamente valutata dai mediatori – e che potrebbe finire per generare ulteriori tensioni nei già precari equilibri del Medio Oriente; ma che al contempo risulterebbe essere migliore dell’alternativa dell’occupazione di Gaza da parte di Israele e del cosiddetto ‘esodo volontario‘ che Tel Aviv starebbe provando a spingere in terra palestinese per svuotarla dai civili e costruirne un’enclave israeliana.
Come funziona il piano per il futuro di Gaza: il governo di transizione USA guiderebbe le prossime elezioni democratiche
I dettagli del presunto piano discusso da USA e Israele non sono – ovviamente – noti in questo preciso momento, ma secondo le fonti di Reuters l’idea alla base sarebbe quella di porre un funzionario statunitense di alto livello alla guida di Gaza in una sorta di governo di transizione del quale potrebbero fare parte anche altri governi che sarebbero già stati contattati per partecipare alle discussioni; il tutto – però – escludendo categoricamente dalla catena di comando sia Hamas che l’Autorità nazionale palestinese che governa (con ormai pochissimi consensi) in Cisgiordania.
Il compito del governo di transizione sarebbe quello di assicurare la sicurezza a Gaza e guidare le future elezioni democratiche che porteranno il popolo palestinese a scegliere i suoi rappresentati politici, ma secondo le fonti non si è parlato di alcuna reale scadenza al mandato di governo statunitense; e mentre resta da capire quale sarà l’eventuale risposta di Hamas alla proposta, resta l’incertezza dell’opinione dei paresi arabi confinanti con Israele che potrebbero vedere il governo di transizione come una vera e propria occupazione statunitense.