La Giornata mondiale della gentilezza si celebra oggi, domenica 13 novembre 2022, e si tratta di un momento istituito per volere del movimento Japan Small Kindness Movement, creato a Tokyo nel 1988, fino al movimento globale allestito nel 1996, il World Kindness Movement, impegnato nella promozione della gentilezza in tutto il pianeta. L’obiettivo di questa giornata è uno soltanto (che naturalmente può essere replicato): compiere una buona azione, sia essa un messaggio, un gesto inatteso, tendere una mano a chi è in difficoltà, occuparsi dei problemi degli altri.
Per celebrare adeguatamente la Giornata mondiale della gentilezza 2022 occorre esercitare le arti della tenerezza, della pazienza, della sensibilità nei confronti di tutto ciò che ci circonda, talvolta cercando anche di mostrarsi comprensivi nei confronti del prossimo, esercitando il perdono. Del resto, com’era solito asserire Seneca, “ovunque ci sia un essere umano, vi è la possibilità per una gentilezza”.
GIORNATA MONDIALE DELLA GENTILEZZA 2022: LE 10 NORME DA RISPETTARE OGNI GIORNO PER RENDERE IL MONDO UN POSTO MIGLIORE
Sul sito internet ufficiale della Giornata mondiale della gentilezza è stato anche pubblicato il cosiddetto manifesto della gentilezza, che è composto da dieci regole che devono essere esercitate non soltanto in questo giorno particolare, ma anche nella quotidianità che ci troviamo a vivere tra mille difficoltà. Eccole elencate di seguito: vivere bene insieme; essere aperti verso tutti; lasciarsi i dispiaceri e le angherie alle spalle; rispettare chi è diverso da noi; trasmettere le proprie conoscenze agli altri; non inquinare l’ambiente nel quale si vive; cercare sempre di riciclare, riducendo gli sprechi; seguire i cambi delle stagioni, mangiando i prodotti stagionali; proteggere gli animali; allevare gli animali con amore.
Non soltanto il 13 novembre, Giornata mondiale della gentilezza, vanno osservati questi precetti: se diventassero il pane quotidiano di ognuno di noi, indubbiamente vivremmo in un modo migliore, fatto di tanti “noi” e di pochi “ego”.