E’ finito nei guai Giovanni Cassano, il fratellastro di Antonio Cassano, quest’ultimo, storico ex calciatore di Roma, Real Madrid, Milan, Inter e molte altre, con cui non ha mai avuto rapporti con il primo. Stando a quanto fa sapere il Corriere della Sera attraverso la sua edizione online, Giovanni Cassano non avrebbe mai vinto 100mila euro al Lotto, di conseguenza molti beni di cui dispone sembrerebbero essere di provenienza dubbia. A riguardo i giudici si dicono convinti che la sua abitazione di Bari non sia stata comprata con i proventi della vincita, così come le macchine, ma anche il garage e i conti correnti: da dove deriverebbero quindi?
Chi indaga ha il forte sospetto che il fratellastro di Cassano abbia alle spalle una lunga carriera da rapinatore che gli abbia permesso appunto di accumulare un ingente bottino. Il tribunale di Bari ha quindi deciso di confiscare tutti i beni intestati al 53enne, che nel corso della sua vita è stato più volte arrestato con le accuse di rapina ma anche di ricettazione.
GIOVANNI CASSANO, FRA CASE E AUTOMOBILI
Sarà andata proprio così? Sarà la magistratura a stabilirlo ma nel frattempo le forze dell’ordine sono entrate in azione ed hanno messo i sigilli alle case di Modugno e Bari di Giovanni Cassano, ma anche ad un garage situato sempre nel capoluogo pugliese, quindi ben sette conti bancari, ma anche tre vetture, leggasi una Jeep di un modello non meglio precisato, quindi una Fiat 500 e infine un SUV, una Toyota C-HR.
Il tutto era comunque intestato ai figli nonché all’ex moglie, in quanto Giovanni Cassano risultava essere nullatenente, quindi con niente di intestato a suo carico. Perchè è quindi scattato il sequestro? Semplicemente perchè chi indaga fa notare che ex consorte e i figli del fratellastro di Fantantonio non potessero giustificare tutti quei beni, soprattutto la figlia, che è stata ritrovata con un guardaroba di tutto rispetto.
GIOVANNI CASSANO, COSA E’ STATO RITROVATO
Nel “suo armadio”, infatti, gli inquirenti hanno trovato ben 46 borse di lusso, ma anche portafogli, cinture di marca e perfino sei pellicce, tutti elementi che di certo non sono passati inosservati agli occhi degli inquirenti. Come detto sopra, tutti questi beni sono stati messi sotto confisca dal tribunale di Bari, che ha quindi sposato la tesi del procuratore pugliese secondo cui Cassano avrebbe vissuto appunto grazie ai proventi delle sue attività tutt’altro che lecite.
Come accaduto ad altri personaggi, ad incastrare Giovanni Cassano sono stati i video pubblicati dallo stesso su TikTok. Attraverso tali filmati il 53enne sfoggiava una vita di lusso e sfarzi, quindi tutt’altro che modesta, nonostante non dichiarasse di fatto delle entrate: per giustificarle sostiene di aver vinto 100.000 euro al Lotto, ma pare che di questa maxi vincita non vi sarebbe traccia, e comunque l’eventuale cifra vinta non sarebbe in ogni caso in linea con il suo tenore di vita.