A Sanremo Giovani, che tra novembre e dicembre sarà in onda su Rai 1 a Italia Sì, Giulia Mutti porta Romanzo cattivo, che parla dell’umanità, della natura umana, della voglia di vivere e andare avanti nonostante la vita sia una guerra. “Di favole non ne vogliamo più / di amori da tv” esordisce la cantautrice nella canzone in gara. Non si è né grandi peccatori né santi, né criminali né angeli, si è come si è, e si deve portare la propria essenza, il proprio io, la propria carne avanti, nel percorso della propria vita, senza paura, senza il timore di non farcela. La stessa Mutti afferma che si tratta di una canzone che parla di consapevolezza, di coraggio, di una forza vitale che si fa avanti per risorgere nonostante le difficoltà della vita. È la voglia di non deprimersi, di farcela, di vincere. È una spinta a perseverare nei propri obiettivi, nonostante non si è sicuri della riuscita degli stessi. Il pezzo è di grande intensità, con un sound essenzialmente rock, ma anche pop, dove si notano elementi del cantautorato anni ’80, da lei molto apprezzato.
Ricorda anche Paola Turci, per le inflessioni rock, per la grinta e soprattutto per il sound andante, orecchiabile, da viaggio, ma anche in alcune note vocali leggermente più gridate, in cui il parallelo è più evidente. Presenta anche un’aura di country, e la voce è tagliente, non forte, ma penentrante. Un altro artista amato da Giulia alla follia è Lucio Battisti, per la sua sincerità nell’esprimersi musicalmente, nella capacità di rapire sin dalle prime note, di coinvolgere nelle storie raccontate nelle sue canzoni, il tutto reso magico dalla sua voce spontanea e anche imperfetta. Infatti la canzone presentata a Sanremo Giovani, proprio per la caratteristica di avere un sound scorrevole, rockeggiato, scanzonato ma non troppo, non si allontana allo stile di molte canzoni del grande cantautore. E anche altre canzoni di Giulia Mutti riescono a seguire questa scia, questa musica e questa ritmica andanti, ritmate ma morbide, sapientemente armonizzate. Si tratta di un sound non del tutto nuovo, ma la sua voce, sulla musica, crea un effetto piacevole che forse in questo festival potrebbe starci bene, potrebbe emozionare e divertire, e soprattutto convincere pubblico e giurie. Clicca qui per il brano.
Giulia Mutti, Italia Sì: una cantautrice pop rock
Giulia Mutti
, ventiseienne, nata a Pietrasanta, provincia di Lucca, nel 1993 è pronta a esibirsi a Italia Sì. È una musicista e una cantautrice pop-rock. Quando era ragazza, un giorno, scoprì il pianoforte di casa e ne provò meraviglia, piacere. Le permetteva di esprimersi al meglio, di mostrare se stessa nel modo che meglio la rappresentava. Anche la Mutti ha avuto una formazione provieniente dal cantautorato italiano degli anni settanta-ottanta, inoltre è stata sempre affascinata dal pop-rock internazionale, in particolare quello americano. Giulia ritiene che il momento che più riesce ad esprimere il suo spirito è quello del live, perché le emozioni e le sensazioni che la musica regala a chi la produce e a chi la ascolta si completano nel contatto tra artista e pubblico. È stata prodotta da Fabrizio Barbacci, che è stato anche produttore di Ligabue e dei Negrita. Fa parte del roster BMG come autrice, inoltre ha stipulato un contratto discografico con l’azienda musicale appartenente al Gruppo Bertelsmann.