Giuseppe Cecchia, la mamma: “Non si sa se ce la fa”
Come tanti ragazzi, Giuseppe Cecchia, 19enne della provincia di Reggio Emilia, ha deciso di passare una serata in discoteca con gli amici, senza sapere però che proprio quella sera avrebbe cambiato la vita a lui e alla sua famiglia. Nel locale di Castellarano a Reggio Emilia, il giovane è stato colpito con una pietra alla testa. Gli amici lo hanno immediatamente portato in ospedale, dove è ora ricoverato nel reparto di terapia intensiva. Nel nosocomio di Baggiovara, Giuseppe lotta tra la vita e la morte.
La madre, Domenica, ha raccontato così a Pomeriggio Cinque delle condizioni del figlio: “Il quadro clinico di Giuseppe è molto grave. È sul filo del rasoio. Non si sa se ce la fa. È in coma farmacologico per potere riuscire a far lavorare il suo fisico. Mio figlio è un ragazzo solare, dolce, se qualcuno ha bisogno lui c’è. È andato in discoteca per divertirsi invece tanti giovani sono andati per fare una rissa. Ho fatto la denuncia ai carabinieri, ho denunciato tutti quelli coinvolti. La discoteca, i buttafuori che non hanno fatto il loro mestiere… I buttafuori che c’erano quella sera erano amici della banda di Sassuolo, li hanno picchiati e hanno alimentato la rissa”.
La madre di Giuseppe Cecchia: “Non conosceva i suoi aggressori”
Domenica è disperata da quando suo figlio, Giuseppe Cecchia, è ricoverato in terapia intensiva, lottando per la vita: “Lui è la mia luce ed ora la casa è vuota. Mi hanno detto che ora e sul filo di un rasoio. Giuseppe è un ragazzo d’oro sia con i suoi amici sia con me, quando non riesco ad alzarmi dal letto lui cucina per me e mi porta i pasti a letto”. La donna, a Pomeriggio 5, ha raccontato di aver saputo dagli amici del figlio ciò che è accaduto quella sera in discoteca: “I suoi amici mi hanno raccontato la brutalità con cui lo hanno aggredito. Gli hanno scaraventato addosso un masso con l’intenzione di fargli del male. Il suo amico è riuscito a spostarsi ma mio figlio no. Io ho denunciato tutti i presenti, anche i buttafuori della discoteca perché non si può rischiare la vita in questo modo”.
A colpire il giovane sarebbe stato un gruppo di ragazzi di Sassuolo, che Giuseppe non conosceva: “I suoi amici mi hanno riferito che non conoscevano quei ragazzi. All’interno della discoteca c’è stato un diverbio con questo gruppo di ragazzi di Sassuolo. Per questo mio figlio e i suoi amici hanno provato ad andar via perché avevano capito che loro volevano solo fare a botte ma, quando sono usciti, se li sono ritrovati di fronte. In quel momento un ragazzo ha lanciato il masso contro i ragazzi, colpendo in faccia e in testa mio figlio”.