Un mese dopo il caso che l’ha travolta, Imen Jane torna sui social. L’influencer ha pubblicato un post in cui è tornata a parlare della vicenda che l’ha portata alle dimissioni da Will. Ha ribadito con fermezza di aver sbagliato nel non aver chiarito subito di non essere ancora laureata, ma di aver avvertito per tempo l’azienda. «Ho sbagliato. Ho fatto un errore inutile ed evitabile del quale mi pento e mi scuso», ha esordito su Instagram. Quindi ha spiegato come tutto è cominciato: «Quando a fine 2018 mi sono trovata per caso a condividere spunti di attualità su Instagram, ho attirato fin da subito grandi attenzioni. Il primo a chiamarmi “la studentessa divulgatrice” fu Giletti. E per tutta quella prima metà del 2019 ho continuato ad avere controllo su tutte le mie uscite pubbliche». Ma dall’estate qualcosa è cambiato e la situazione ha cominciato a sfuggirle di mano. «Avrei potuto spiegare tutto subito. Avrei dovuto mettere subito le cose in chiaro. Invece non l’ho fatto. Credevo che la situazione così come si era gonfiata, si sarebbe sgonfiata da sola».
IMEN JANE E LA FINTA LAUREA: ELISA SERAFINI L’ATTACCA
Imen Jane racconta anche di aver ridotto le uscite pubbliche e di essersi concentrata su Will. Un mese prima che la verità venisse a galla avrebbe deciso di informare i suoi investitori e di chiedere spazio per tornare a studiare. «Mi sono dimessa dal CdA e ho ripreso a studiare. Poi, il boom». L’influencer assicura di non aver voluto prendere in giro nessuno e di non aver agito in mala fede. Nel giro di pochi minuti però un’ex collaboratrice, Elisa Serafini, che ora scrive su Tpi, ha pubblicato un commento sotto al post con cui la sbugiarda. «Ai collaboratori del team non hai detto assolutamente nulla. Solo a mia domanda DIRETTA hai finalmente dato una risposta ammettendo di aver mentito sulla tua laurea, dichiarando il falso (e non solo su quello). Io sono stata in silenzio per settimane ma non accetto che venga raccontata l’ennesima bugia. La verità è una cosa seria, e ancora di più lo è la trasparenza e il rispetto delle persone». Ne è scaturito un lungo dibattito culminato con alcuni storie pubblicate da Elisa Serafini in cui la stessa racconta una versione dei fatti differente da quella di Imen Jane.
IMEN JANE E I SOSPETTI DI DAGOSPIA
Ma ci sono delle cose che ancora non tornano di questa vicenda. A evidenziarle è Dagospia, che si chiede il motivo per il quale Imen Jane sia ancora azionista al 30 per cento della società Will, pur avendo dichiarato il falso sulla visura camerale. Perché Alessandro Di Tommasi, CEO dell’azienda, sapeva tutto da tempo, come raccontato nelle stories successive allo scoppio dello scandalo? Spiegò che Imen Jane aveva lasciato ogni ruolo dai primi giorni di maggio, ma Dagospia ricorda che il 4 giugno lanciarono un nuovo podcast con le loro voci, dal titolo Actually. «In vari post Instagram di Will pubblicati nei giorni precedenti l’articolo di Dagospia, Imen era lì a fare i suoi spieghini, come quello del 10 giugno sugli Stati Generali dell’economia. E non ci dicano che erano contenuti creati prima: Conte ha parlato per la prima volta di Stati Generali il 4 giugno», prosegue Dagospia. E allora il sito di Roberto D’Agostino si chiede se anche Tommasi abbia mentito…
Ecco la versione di @elisaserafini. Concordo al 1000% con le sue parole
Finché episodi come questi saranno tollerati, in Italia non si potrà parlare di quanto sia importante il merito.
Provo imbarazzo per questione @ImenJane1
Cc @ricpuglisi @ale_conomista #16luglio #imenjane pic.twitter.com/IVy0gZ5SzU
— Alvise Pedrotti ???? (@AlvisePedrotti) July 16, 2020