Irene Grandi, chi è: vita e carriera: "La mia saggezza? In realtà sono impulsiva e insofferente: sono quella di 'La tua ragazza sempre' e..."
IRENE GRANDI, GLI INIZI CANTANDO IN CHIESA: “MI PIACEVA IL SUONO DELLA…”
Irene Grandi, chi è la cantautrice toscana che questa sera si esibirà sul palcoscenico di “Battiti” e cosa sappiamo della sua carriera e la vita privata? In attesa di assistere alla performance della 55enne artista originaria di Firenze (di cui parliamo quest’oggi ancora in un altro pezzo, in cui invece accendiamo i riflettori sulla sua vita sentimentale e, in particolare, sull’ex marito Lorenzo Doni, NdR), nella cornice di una delle kermesse diventate oramai iconiche dell’estate in musica italiana, possiamo raccontare qualcosa di una carriera che nel 2024 aveva portato l’ex ‘ragazza terribile’ a spegnere le prime trenta fatidiche candeline. Ma com’è arrivata Irene Grandi a questo traguardo e come l’ha vissuto?
Classe 1969 e nata in quel di Firenze, Irene Grandi era diventata nota al grande pubblico a metà Anni Novanta, quando grazie ad alcuni brani tra cui “Fuori” e “T.V.B.” (questa scritta per lei da Lorenzo Jovanotti, solo uno dei tanti artisti che metteranno la loro penna al servizio di una delle voci più iconiche e potenti della scena musicale italiana degli ultimi anni) si era fatta conoscere, arrivando alla pubblicazione del suo secondo album, “In vacanza da una vita” che nel 1995 la proietterà ai vertici delle classifiche, trainato da alcuni singoli in heavy rotation e forte di oltre mezzo milione di copie vendute. Da lì sarà un crescendo con tanto di debutto a Sanremo -sul palcoscenico del Teatro Ariston ci tornerà altre cinque volte per quella che oramai per lei è una sorta di seconda casa…- e poi spaziando tra vari generi per una formula che ha consentito a Irene Grandi di restare attuale anche nel nuovo millennio.
IRENE GRANDI, “QUANDO NON ACCETTARONO UNA MIA CANZONE A SANREMO…”
Dall’esplosiva “La tua ragazza sempre” a “Prima di partire per un lungo viaggio”, passando per l’altra hit “Bruci la città”, sono tanti i brani indimenticabili di Irene Grandi e che, sotto sotto, raccontano pure qualcosa della diretta interessata e della sua personalità, come ammesso dalla stessa 55enne in una intervista concessa a ‘la Repubblica’ e in cuci l’artista aveva espresso parole al miele nei confronti di Vasco Rossi: “Jovanotti è stato il mio primo fan, ma nessuno mi ha mai capita come Vasco” aveva ammesso la Grandi parlando con il quotidiano capitolino. “La mia saggezza? In realtà sono impulsiva e insofferente, se sbagli strada mi irrito tantissimo… Io resto sempre una toscana burbera e rustica. Quella di ‘La tua ragazza sempre’…” aveva detto accennando al pezzo del 2000 scritto dal cantautore modenese e da Gaetano Curreri.
E sempre in quell’intervista possiamo trovare altre chicche dell’Irene Grandi-pensiero, tra gli inizi della sopra citata carriera, la fede e pure quello spirito ribelle che l’ha sempre contraddistinta: “Le canzoni ti riportano pezzi di vita, un anno, un luogo, ma questo mi fa piacere, non tristezza. Guardo sempre avanti, non rimugino, al massimo mi soffermo e poi mi lascio andare” aveva detto parlando dei suoi primi trent’anni di attività. E parlando dei suoi inizi cantando in chiesa, la Grandi aveva ammesso di essere cresciuta in una famiglia agnostica: “Io ero la mosca bianca. Mi alzavo presto la domenica mattina perché mi piaceva il suono della mia voce in chiesa (…) Ma sono stata ribelle da giovane, aborrivo qualsiasi cosa fosse convenzionale, andavo a Sanremo con gli anfibi, volevo essere una ragazza libera, contemporanea, che gira da sola” aveva aggiunto, ricordando anche un simpatico siparietto. “Obbedire a Pippo Baudo? Per nulla, e lui per punirmi un anno non accettò ‘Bruci la città’ a Sanremo. Ogni volta che mi vede dice che gli ricordo quell’errore…”.