Si è conclusa, con l’ottavo e ultimo episodio trasmesso il 24 agosto da Sky Atlantic e NowTv, Irma Vep, la miniserie con protagonista Alicia Vikander e scritta e diretta da Olivier Assayas. Una produzione atipica, di ottimo livello e con una trama originale e coinvolgente.
Interamente girata a Parigi, la storia si sviluppa intorno all’idea, per qualche aspetto paranoica, di ripetere per la terza volta la produzione di Irma Vep, la bellissima vampira ladra che aveva entusiasmato il pubblico parigino già grazie alla prima versione del 1916, uno dei primissimi esempi di film muto seriale, che aveva riempito le sale dell’epoca.
Les Vampires aveva come protagonista la star del muto Musidora ed era stato realizzato dal regista Louis Feuillade, uno dei più famosi. I dieci episodi prodotti avevano spinto così in alto il mito della vampira affascinante e cattiva, e di conseguenza così in basso la credibilità della gendarmerie francese, che l’allora capo della polizia ne proibì la prosecuzione. Nel 1996 lo stesso Assayas presentò a Cannes un remake di Irma Vep con protagonista l’attrice di Hong-Kong Maggie Cheung e nel ruolo del regista René Vidal il famoso attore francese Jean-Pierre Léaud.
L’idea di ripetere ancora una volta la rievocazione delle gesta di Irma Vep nasce – secondo la trama – dall’assillo che il regista René Vidal, nella nuova serie tv interpretato dall’attore francese Vincent Macaigne, ha di “rivedere” la vampira in azione. René si è ridotto a vivere da solo, è gravemente depresso dopo il divorzio dall’attrice di cui si era follemente innamorato durante le riprese del film. Soprattutto René è convinto che nelle stanze del set cinematografico si manifesta lo spirito di Irma Vep, la vampira si ripresenta e si impossessa del corpo dell’attrice che interpreta il suo ruolo. È una magia che non sa spiegare e che al tempo stesso lo spaventa e lo eccita.
Mira, la star americana chiamata a recitare nella parte di Irma Vep, non sa nulla di questa storia. Ha accettato questa parte in una strampalata serie tv francese solo per fuggire a Parigi, allontanandosi da un fallimento amoroso e da un piccolo scandalo che l’angustia. Mira però si lascia coinvolgere dagli strani discorsi di René ed entra nella parte cercando di rispettare il più possibile le versioni precedenti. René e Mira guardano e studiano insieme prima di ogni scena da girare – guardando su piccoli smartphone – le immagini sia della versione di Feulliade che di quella di Assayas. Piano piano Mira incomincia ad amare Irma Vep, entra nella parte e trova ispirazione nel modo in cui avevano interpretato lo stesso ruolo Musidora e Cheung. Soprattutto comincia a sentirsi davvero Irma Vep, va in giro di notte sui tetti di Parigi, ama vestirsi con la sua tutina nera anche quando non è più sul set, scopre di avere acquisito poteri sovrannaturali, come attraversare le pareti e ascoltare segretamente le conversazioni degli altri.
L’interpretazione di Mira dell’attrice svedese Alicia Vikander (premio Oscar alla miglior attrice non protagonista per il ruolo della pittrice Gerda Wegener in The Danish Girl) è davvero straordinaria e non mi meraviglierei se venisse riconosciuta come tale dalle giurie dei premi più famosi nei prossimi anni. Forte della sua semplicità e della sua sensualità è l’interprete perfetta di Irma Vep. In parte Alicia è se stessa – un’attrice straniera in Francia – e in parte riesce a garantire sempre alla serie tv – anche nei momenti forse non indispensabili – continuità e interesse.
L’originalità di Irma Vep è racchiusa in questa stratificazione del racconto, nella particolarità di un testo che – dal muto alla serie tv – attraversa l’intero spettro delle tecnologie audiovisive, dalla nascita fino ad oggi, rimanendo inalterato e affascinante. Al tempo stesso è un’opera sul mondo delle produzioni televisive di oggi, le contraddizioni di un sistema molto più precario di quanto si immagini, dove artisti più o meno bravi devono fare i conti con un mondo cinico e dominato dai soldi. In fin dei conti, è una serie da vedere, merita il tempo e l’attenzione necessaria.
— — — —
Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.