Ivano Michetti, 76 anni, chiamato anche Poppi, è il fondatore nonché chitarrista dei Cugini di Campagna, è tornato sulle scene musicali insieme ai suoi compagni d’avventura a Sanremo 2023, con la canzone Lettera 22 scritta da La Rappresentante di Lista, per la prima volta in 53 anni di carriera.
Intervistato recentemente da Il Fatto Quotidiano, Ivano Michetti si è soffermato a raccontare la sua carriera e in particolare un paio di episodi che gli sono rimasti impressi, come il successo di Anima Mia o di quella volta in cui la Madonna del Pozzo lo ha salvato dal coma.
Ivano Michetti e il miracolo della Madonna del Pozzo
Ivano Michetti dei Cugini di Campagna ne ha passate davvero tante durante la sua vita, come ha avuto modo di rivelare durante la sua intervista a Il Fatto Quotidiano. In particolare, si è soffermato su un momento specifico molto recente, ovvero quando, durante la pandemia, è stato in coma per molte settimane. L’artista, infatti, è stato colpito da un ictus e aveva tutta la parte destra del corpo paralizzata, tanco che si pensava davvero al peggio per lui: “Restai sul letto per giorni, non riuscivo a muovermi”.
Come continua a svelare nell’intervista, Ivano Michetti ha poi avuto un’apparizione divina, ovvero quella della Madonna del Pozzo, il cui culto si pratica nella Chiesa di Santa Maria in Via a Roma, al quale lui è molto devoto: “Maria mi apparve in sogno per dirmi: ‘Ricorda la parabola di Lazzaro. Ti alzerai e camminerai’ e poi la figura svanì”. E infatti, dopo un po’ di tempo da quell’apparizione, Ivano è finalmente tornato a muovere la gamba destra da solo, nonostante il ripetuto aiuto dei fisioterapisti. Oggi, come scopriamo dalle sue parole, continua con la riabilitazione, ma va molto meglio.
Ivano Michetti e il brano scartato a Sanremo, scritto da Papa Wojtyla
Quest’anno i Cugini di Campagna hanno sorpreso tutti al Festival di Sanremo 2023, scelti dal direttore artistico Amadeus con la canzone Lettera 22. Ma per loro, sorprendentemente, era la primissima apparizione all’Ariston dopo 53 anni di onorata carriera. Di questo Ivano Michetti ha raccontato al Fatto Quotidiano, svelando che non era di certo la prima volta che il suo gruppo aveva presentato un brano per l’acclamata kermesse musicale.
Infatti, Ivano Michetti racconta che nel 1998 avevano proposto un brano scritto da Papa Wojtyla, chiamato La nostra terra: “Wojtyla firmò il bollettino vaticano. I dirigenti Rai che sceglievano le canzoni da ammettere, la signora Bemporad e Mario Maffucci, ci diedero la ricevuta di accettazione”. Tutto sembrava perfetto, ma poi purtroppo la canzone venne scartata perché secondo le case discografiche far concorrere il Papa non avrebbe dato chance a tutte le altre canzoni. Ivano Michetti racconta questo episodio con un po’ di rammarico: “Non si poteva creare il caso che una canzone del Pontefice venisse scartata…Chi avrebbe avuto il coraggio di spiegarlo alla Santa Sede?”.
Il successo di Anima Mia
Nonostante alcune delusioni come quest’ultima, Ivano Michetti ricorda come Anima mia, il loro brano più celebre, è stato ripreso in diverse versioni nel mondo, anche da cantanti molto celebri a livello internazionale. Ancora oggi, infatti, la canzone è molto popolare e viene cantanta in diversi Paesi del globo. Durante l’intervista al Fatto Quotidiano, l’artista e fondatore dei Cugini di Campagna ricorda: “56 versioni nel mondo, compresa quella di Sinatra. Dalida conquistò il primo posto in classifica nel ’74”.
Ivano Michetti ricorda anche Frida, una delle cantanti del famoso quartetto svedese degli ABBA, cantò una versione di Anima mia, rendendo il brano ancora più popolare: “Ce la presentò Gilbert Becaud, che conduceva uno show in Francia”. Secondo il racconto di Ivano, il conduttore volle disperatamente i Cugini di Campagna nel suo programma, perché non credeva a quel falsetto ascoltato nel brano, che all’epoca era cantato da Flavio Paulin. Ma poi, come il fondatore dei Cugini racconta, si dovette ricredere una volta ascoltati dal vivo: “Si mise la mani in faccia e borbottò: incroyable!”.