Jannik Sinner ha vinto Wimbledon 2025: l'altoatesino spezza la serie negativa contro Carlos Alcaraz e vince il primo Slam a Londra.
JANNIK SINNER HA VINTO WIMBLEDON 2025: UN ALTRO MATTONE SULLA LEGGENDA
Jannik Sinner ha vinto Wimbledon 2025: finalmente possiamo dirlo, dopo due settimane di grande trepidazione ma soprattutto gli ultimi giorni che ci hanno tenuto con il fiato sospeso, quel braccio destro abbondantemente fasciato e protetto, una condizione fisica tutta da definire, la nemesi Carlos Alcaraz dall’altra parte della rete.
Adesso è realtà: Jannik Sinner ha vinto Wimbledon 2025, infrangendo anche il tabù murciano – cinque vittorie di Alcaraz negli ultimi cinque incroci – con il risultato di 4-6 6-4 6-4 6-4 dunque in rimonta, scacciando i fantasmi di una serata parigina ancora troppo vicina eppure ora mai così lontana.
Jannik Sinner ha vinto Wimbledon 2025, ed è un altro mattone sulla leggenda altoatesina: il numero 1 Atp lo avrebbe conservato comunque e non è nemmeno quello, non sarebbe stato quello nemmeno se lo avesse perso – potrà succedere, dopo tutto – Sinner non insegue record, primati e freddi numeri ma sa bene che le statistiche fanno parte del gioco, di un mondo come il tennis così solitario e che ti mette a nudo (si veda il caso recente di Alexander Zverev, si legga la storia di Amanda Anisimova arrivata in finale qui a Londra dopo aver smesso di giocare per depressione).

E allora, le statistiche: Jannik Sinner ha vinto il quarto Slam nello spazio di due anni e mezzo, il terzo diverso, e si trova a un Roland Garros dal completare il giro, che solo pochissimi eletti nella storia hanno completato. Jannik Sinner ha vinto Wimbledon 2025 con la forza della disperazione, possiamo chiamarla così: lunedì anche a causa del gomito dolorante si è trovato sotto di due set contro Grigor Dimitrov, scenario impensabile alla vigilia e anche pochi minuti prima dell’inizio del match.
JANNIK SINNER CHIUDE UN CERCHIO
Non sappiamo a chi abbia chiesto aiuto nella sua testa, magari solo a se stesso, magari ad altri, l’aiuto è arrivato: incredibilmente, come nelle migliori (anzi: peggiori, e lui è d’accordo) sceneggiature il pettorale del bulgaro ha ceduto dopo un servizio (ace, tra l’altro) costringendo il classe 1991 al ritiro.
Se l’è vista brutta, Jannik Sinner; come se l’era vista brutta un’altra volta in cui era sotto 0-2, allora a Melbourne, contro un Daniil Medvedev che rideva e sbadigliava. Come aveva visto le streghe due mesi prima, semifinale di Coppa Davis: praticamente battuto da Novak Djokovic, non uno qualunque, aveva trovato la forza per reagire, vincere una partita pazzesca, portare l’Italia in finale e poi a un titolo che mancava da quasi 50 anni.
Sinner eroico allora, Sinner eroico poi: la vittoria contro Medvedev, il primo Slam in carriera, l’inizio di un dominio strutturale e psicologico prima ancora che tecnico (ma c’è anche quello, c’è soprattutto quello) perché se due come il serbo e il russo hanno perso in quelle condizioni, allora come possono gli altri avere la meglio di Jannik? Così è stato: da quel momento, fateci caso, Sinner praticamente non ha più perso. Vero, Medvedev lo ha battuto una volta, qui a Wimbledon; vero, Zverev lo ha frenato sulla terra e vero, c’è stato un Alexander Bublik in stato di grazia che ha scritto una sorta di storia ad Halle.
JANNIK SINNER, UNA STORIA FIABESCA
Per il resto, a impedire a Sinner di vincere è stato sempre e solo Alcaraz. L’altra parte della favola, il grande rivale grazie al quale essere più se stessi, l’avversario di mille battaglie da rispettare ma voler battere sempre, sempre e comunque.
Forse non è un caso che Jannik Sinner abbia vinto primo e ultimo (finora…) Slam con una rimonta da 0-2, anche se in diversi momenti; certo non è un caso, lo insegnano fiabe e racconti mitologici, che lo Slam più prestigioso sia arrivato contro l’avversario più prestigioso.
Jannik Sinner ha vinto Wimbledon 2025: il fatto che oggi non faccia nemmeno più notizia racconta più di ogni altra cosa che razza di sportivo abbiamo per le mani. Godiamocelo, con una chiosa finale doverosa: inutile perdere tempo in stucchevoli, surreali e fastidiose polemiche su presunte telecronache avverse (e non lo sono).
Nemmeno per il fatto che sarebbe Jannik il primo a zittire l’aggressione social, ma perché ci troviamo di fronte a un personaggio che sta riscrivendo non solo la storia del tennis in Italia, ma in tutto il mondo e in tutte le epoche.
Davvero dobbiamo preoccuparci di un commento eventualmente fuori posto? Chi conosce il tennis sa che le imprese di Sinner sono normali essendo straordinarie, chi grazie a Sinner vi si è approcciato si goda il momento, pronto ad esultare per una nuova vittoria o prendere atto della prossima sconfitta. Questo è lo sport, oggi il volto dello sport è Jannik Sinner.
