Prosegue il caos in Kenya, con la polizia che ha dichiarato di aver arrestato più di 270 persone infiltrate tra i manifestanti: queste sono sospettate di essere le autrici di atti criminali e vandalici avvenuti durante le manifestazioni antigovernative di ieri. “Le forze di sicurezza di tutto il Paese hanno individuato i sospetti coinvolti in attività criminali con il pretesto delle proteste e li hanno condotti in custodia” ha affermato la direzione che conduce dalle indagini penali. Come aggiunto ancora dalla polizia, 204 persone sono state arrestate nell’area di Nairobi e altre 68 in altre parti del Paese.
Nei giorni scorsi la Capitale del Kenya è stata presa di mira dai manifestanti che sono scesi in strada per far sentire la propria voce contro una legge finanziaria che aumenterebbe il costo della vita: già il 25 giugno alcuni dimostranti avevano preso di mira la sede del Parlamento e le prosegue sono continuate anche nei giorni a seguire. La polizia si è difesa sparando lacrimogeni contro i manifestanti e molte attività commerciali sono state costrette a chiudere per paura di saccheggi e assalti nei confronti delle loro sedi.
Kenya, l’azione di repressione della polizia
Come spiega Rai News, la situazione in Kenya è di caos totale. Dopo le manifestazioni a Nairobi nei giorni scorsi, è stata chiusa l’autostrada principale per la seconda città del Paese, Mombasa: lì i manifestanti hanno infatti acceso dei falò. Nello scendere in strada, i kenioti hanno chiesto le dimissioni del presidente William Ruto, che potrebbe firmare la legge che renderebbe la vita ancora più cara in Kenya: l’uomo è stato accusato di malgoverno.
Dopo le prime manifestazioni del 25 giugno, il presidente del Kenya William Ruto aveva annunciato il ritiro del testo di legge e si era detto “pronto a dialogare con i giovani promotori del movimento”. Le proteste però non si placano in quanto il presidente sembra intenzionato a proseguire con la legge finanziaria, nonostante le dichiarazioni di facciata, che aumenterebbe il costo della vita nel Paese. Mentre imperversano le manifestazioni nelle strade di Nairobi e non soltanto, la polizia sta mettendo in atto una dura repressione, come spiega Sky Tg24: sarebbero 39 le persone morte dal 18 giugno in poi in Kenya.