Quindi Delzio ha proseguito: “E’ prevedibile che nel giro di 10 anni la gran parte delle attività manuali saranno svolte da macchine intelligenti nei settori dell’agricoltura, nelle aziende e nei locali, così come la distinzione fra posto fisso e lavoro flessibile e il lavoro caratterizzato da una mansione unica e tanti lavoretti… tutte queste distinzioni che fanno parte del lavoro classico in realtà non esisteranno più”.
DELZIO E IL LAVORO: “LA TASSAZIONE…”
Un mondo del lavoro che si è trasformato letteralmente in questi tre anni e molto deve essere fatto anche dal punto di vista fiscale: “Negli ultimi decenni dal punto di vista della tassazione – ha proseguito Delzio – sono stati favoriti i redditi da capitale rispetto a quelli da lavoro, si è creato uno squilibrio e il governo Meloni sta cominciando a lavorare con il taglio del cuneo fiscale”.
E ancora: “Il lavoro non sarà più il sovrano assoluto delle nostre vite come è stato invece nelle generazioni precedenti e la nostra vita sarò fatta di intervalli di lavoro flessibile, intervallati da ciò che piace fare, è un mondo del lavoro che nei prossimi 10 anni cambierà radicalmente. non sarà più così identitario sapere che lavoro fai, è scritto già nel lavoro di oggi ed è scolpito nelle teste della Generazione Z, i 20enni e 30enni di oggi”. Quindi ha concluso: “Se un selezionatore di risorse umane incontra un ragazzo per lavorare, la prima richiesta è quanta formazione avrò e quanto potrò crescere e quanto tempo avrà per coltivare le mie passioni e stare con la mia famiglia”.