Usa e Russia sono in guerra, anche se non aperta: lo sostiene Sergey Lavrov, secondo cui l’Ucraina è usata dagli americani per colpire Vladimir Putin. “Gli Stati Uniti stanno attaccando la Russia tramite il regime ucraino e lo stanno aiutando a bombardare il territorio russo con armi a lungo raggio“, ha dichiarato il ministro degli Esteri russo nella conferenza stampa a margine della riunione del Consiglio dei ministri degli Esteri dell’OSCE. Lavrov ha chiarito che da parte del Cremlino non c’è alcuna intenzione di attaccare, lo stanno facendo invece gli Usa e ciò non dipenderebbe da loro.
“Stanno conducendo una guerra contro di noi utilizzando forze neonaziste ucraine, armandole, aiutandole a bombardare il nostro territorio con armi a lunga gittata e partecipando direttamente alla preparazione di tali bombardamenti“. Il ministro, dunque, è tornato a parlare dei motivi per i quali è scattata l’invasione dell’Ucraina: “Putin ha ripetuto più volte che non avevamo altra scelta che iniziare l’operazione militare speciale. Loro (l’Occidente, ndr) stavano spingendo per questo da molto tempo, trasformando l’Ucraina in un punto d’appoggio per creare minacce alla Federazione Russa“.
“EUROPA IN SILENZIO SU VIOLAZIONI UCRAINA, ORA RISCHIA DI FAR ALLARGARE GUERRA”
Lavrov se l’è presa anche con la stessa Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), perché non è stata detta una parola “su ciò che il regime nazista di Kiev ha fatto in Ucraina“. L’alto diplomatico russo ha citato l’Occidente e i vertici dell’OSCE, “che esprimono regolarmente preoccupazione per i diritti umani“, accusandoli di essere “rimasti in silenzio tombale sulle azioni del regime nazista di Kiev. Dal 2017, questo regime ha emanato una serie di leggi volte a sradicare la lingua russa in tutti i settori – istruzione, media, cultura e arti. Di recente, ha anche bandito la Chiesa ortodossa ucraina canonica“.
Lavrov ha richiamato l’articolo 1 della Carta delle Nazioni Unite, in base al quale bisogna rispettare i diritti linguistici e religiosi di tutte le persone. “Ma i leader dell’UE sostengono semplicemente che il regime di Zelensky sta difendendo i valori europei. Questa, come diciamo noi, è una confessione di colpa, un riconoscimento che il razzismo è ora un valore europeo“, ha aggiunto il ministro russo.
Nella conferenza stampa a margine della riunione OSCE, Lavrov ha anche definito un’illusione l’idea dell’Europa di dispiegare truppe in Ucraina, evidenziando come contravvenga agli avvertimenti della Russia per non esacerbare la situazione. “Credo che tutte queste fantasie non facciano altro che peggiorare la situazione e dimostrano che gli individui con queste idee si rifiutano ostinatamente di ascoltare i chiarissimi avvertimenti ripetutamente dichiarati pubblicamente dal Presidente Putin“, ha spiegato il ministro degli Esteri russo.
“LE PROMESSE DISATTESE DA USA E ALLEATI”
Le accuse all’Occidente non finiscono qui, perché Lavrov ritiene che abbia gettato alle ortiche gli accordi internazionali sulla sicurezza, provocando una nuova guerra fredda che rischia di degenerare in una guerra più ampia. “Perché? La risposta ci è chiara: sono stati spinti dal desiderio di riportare la NATO alla ribalta politica. Dopo la disgrazia subita in Afghanistan, avevano bisogno di un nuovo nemico contro cui unirsi e, di conseguenza, la Guerra Fredda è stata riportata in vita; solo che ora il rischio di un’escalation in una fase calda è più elevato“.
Lavrov ha quindi ribadito che la rottura delle relazioni tra Russia e Usa è dovuta alla mancanza di fiducia: “L’intero problema delle nostre relazioni con gli Stati Uniti risiede nel fatto che non mantengono la parola data, non sono degni di fiducia. A partire dagli accordi di favore raggiunti da Gorbaciov e Reagan, fino a vari altri ambiti, compreso il funzionamento dell’OSCE“.
Il ministro ha citato la promessa di non far allargare la NATO, che è stata disattesa. “I documenti dell’OSCE che sono usciti dai nostri vertici affermavano che nessuna organizzazione su questo territorio avrebbe cercato di dominare nessun’altra, ma la NATO ha fatto esattamente il contrario. Gli esempi sono numerosi, anche per quanto riguarda la crisi ucraina“, ha proseguito Lavrov.