Allerta scontri lanciata per il derby di Roma di domenica, dispiego massiccio di forze dell'ordine per contrastare gli ultras
Allerta scontri per il derby di Roma, attesi rinforzi da altri gruppi ultras
Nella mattinata di domenica si giocherà il tanto atteso derby di Roma, partita importantissima per la stagione di entrambe le squadre per quanto è sentita dalle due tifoserie, vincere la stracittadina può cambiare la visione di un’intera stagione da negativa a positiva e viceversa. Dopo quello che è successo lo scorso anno, anche per domenica è stata lanciata l’allerta scontri tra gruppi ultras che molte volte sono stati protagonisti in negativo del pre o del post partita e che in alcuni casi hanno portato a feriti e addirittura qualche morto.
Nell’ultimo derby giocato nella capitale c’è stato un bilancio di 24 feriti tra gli agenti di polizia e 6 ultras fermati e arrestati dalle forze dell’ordine, per questo lo Stadio Olimpico sarà nuovamente blindato dalle forze dell’ordine e ogni tifoso ben controllato. Quest’anno però i gruppi organizzati delle due squadre saranno appoggiati da quelli gemellati di altre squadre in giro per l’Europa, in particolare nella Curva Nord biancoceleste saranno accolti tifosi del Lokomotive Lipsia, Wisla Cracovia, Levski Sofia e West Ham, mentre nella Curva Sud giallorossa quelli di Panathinaikos, Atletico Madrid e Dinamo Zagabria.
L’allerta scontri lanciata dal prefetto e le disposizioni delle forze dell’ordine
L’allerta scontri per il derby di Roma è stata lanciata dal prefetto della capitale che ha già chiesto il dispiegamento del massimo delle forze a disposizione nelle zone dello stadio e in tutte quelle sensibili lì nelle vicinanze oltre che nei diversi pub punto di ritrovo dei gruppi organizzati. Questi ultimi saranno controllati già dalla giornata precedente nel derby così da evitare di ripetere quello che si è visto lo scorso anno quando a Ponte Duca d’Aosta 400 o più ultras si erano trovati ed erano arrivati allo scontro rendendo necessario l’intervento delle forze dell’ordine e il sequestro di caschi, mazze e cacciaviti.
Questa preoccupazione per i possibili scontri tra tifoserie rende ancora più evidente uno dei motivi che hanno portato Inter e Milan ad escludere i gruppi organizzati dal proprio stadio, andando contro a numerose critiche da parte della loro tifoseria e in generale del mondo del calcio italiano. Il progetto iniziato dalle milanesi e voluto dalle proprietà americane è quello che lo stadio sia un luogo per tutti dove andare ad ammirare uno spettacolo sportivo senza la paura o il rischio che nascano scontri o altre situazioni simili con i gruppi organizzati di tifosi, seguendo la linea segnata ormai da tanto tempo dal calcio inglese.