La trasmissione Le Iene è tornata ad occuparsi del ‘dissing’ del momento che ha coinvolto il telecronista (ed ex calciatore di Serie A) Lele Adani e Fabio Caressa tirato in mezzo – senza mai citarlo direttamente – in una serie di accesi commenti rilasciati dal collega durante una diretta su Twitch per il podcast ‘viva ed futbol’ che hanno ovviamente fatto il giro del web con tantissimi curiosi che si chiedessero a chi fossero rivolti: partendo proprio da qui, nella diretta Lele Adani – ricordiamo: senza fare nomi – aveva esplicitamente criticato un sedicente “cogl*one che non sa fare questo lavoro e ci guadagna da trentanni” che aveva negato il fatto che l’Italia dovrebbe avere paura di affrontare sul campo la Norvegia durante la Nation League.
Pur non avendo fatto alcun nome, quasi subito l’attenzione dei curiosi sui social si è stretta attorno all’ipotesi che Lele Adani si stesse rivolgendo al – ben più famoso – commentatore Fabio Caressa che a dicembre in un altro podcast aveva detto che “la Germania è nona nel ranking mondiale, la Norvegia è 43esima ed è come se tu dicessi ‘se l’Atalanta non batte il Real rischa di trovare lo Slovan Bratislava ai playoff” notando anche che “la Norvegia non fa i mondiale dal ’90 e gli Europei dal 2000” invitando tutti a “stare a casa” nel caso in cui “dobbiamo avere paura della Norvegia”.
Ovviamente dopo la bufera social Caressa si è sentito in dovere di rispondere direttamente a Lele Adani con un video condiviso – a suo volta – sui social nel quale si riconosce come “oggetto del massacro” da parte del collega invitandolo innanzitutto a “citare il nome quando si attacca qualcuno” per evitare di passare da persona priva di coraggio, o quanto meno a “smentire” nel caso non sia lui il soggetto al quale ha dato (più volte) del cogl*one; mentre dal conto suo Adani ha deciso di rincarare ulteriormente la dose.
La spiegazione di Lele Adani: “Fabio Caressa sa perfettamente perché l’ho definito un cogl*one”
Insomma, intercettato dalle Iene per capire bene i retroscena di questa vicenda, Caressa ci tiene a mettere in chiaro di non sapere “cosa io abbia fatto” a Lele Adani, ricordando che in passato “abbiamo lavorato anche assieme per diversi anni”; mentre mettendo in chiaro che “non ci sono rimasto male” si dice anche poco intenzionato ad accettare le sue eventuali scuse perché “abbiamo una responsabilità verso le persone che ci seguono non è una bella cosa insultare che ha opinioni diverse dalle tue perché è totalmente diseducativo e non c’entra niente con lo sport“.
Dal conto suo, intervistato sempre dal programma di Italia 1, Lele Adani ha spiegato che “Fabio è un telecronista pazzesco e ha un ritmo come pochi, ma alle volte dice certe coglionate” per la quali dal suo punto di vista “è giusto che risponda“; mentre chiarendo che neanche lui è intenzionato a chiedere scusa, spiega anche ai microfoni che il collega avrebbe avuto “dei suoi comportamenti pubblici e privati” scorretti nei suoi confronti: “Lui sa benissimo negli anni chi è stato, sia davanti che dietro, il vile. È una persona – conclude Adani – che ha fatto la storia e sarò sempre un suo fan, ma se dico una cosa è a ragion veduta e non torno indietro perché lui sa bene come si comporta“.