Leonardo Tano costretto a lasciare l’atletica: il cuore lo tradisce, papà Rocco rivive sul set l’incubo più grande.

Leonardo Tano, figlio di Rocco Siffredi, ha rischiato di morire. Lui che ha portato avanti l’attività di famiglia, ha anche vissuto una di quelle esperienze che ti cambiano per sempre la vita. A raccontarlo è stato lo stesso pornoattore al Corriere della Sera, in cui ha spiegato che ad inizio anno il ragazzo è finito in ospedale: “Ho recitato in un nuovo film, dove sono il papà di una ragazza che posta contenuti su una piattaforma per aiutare il fidanzato“. 



In una scena mi ritrovo in terapia intensiva a vegliare mia figlia in punto di morte”, ha raccontato Rocco Siffredi sul figlio Leonardo Tano: “Tre settimane dopo la fine delle riprese, ho rivissuto la stessa scena, ma nella realtà: mio figlio più piccolo ha rischiato la vita per una pericardite acuta”. Rocco ha svelato di aver vissuto il momento più spaventoso di tutta la sua vita e sul set non riusciva a performare al meglio e immedesimarsi nella parte: “immaginavo come dovessi sentirmi se avessi perso un figlio; poche settimane dopo ero in ginocchio davanti alla Madonna nella cappella dell’ospedale Sacco di Milano a pregare e piangere“.



Rocco Siffredi, foto screen @Rai, Belve

Leonardo Tano, come sta oggi

Come sta oggi Leonardo Tano? Rocco Siffredi ha svelato le condizioni di salute del figlio al Corriere della Sera, dicendo che il ragazzo ha bisogno di molti mesi di recupero e ha addirittura dovuto lasciare lo sport. Infatti, non tutti sanno che Leonardo Tano ha deciso di fare l’atleta di professione e stare lontano dai suoi sogni lo sta facendo soffrire moltissimo. Ad aprile lo stesso Lorenzo Tano aveva rotto il silenzio tornando sui social e raccontando quanto gli era successo.

Ho avuto una recidiva molto importante, con un rischio di arresto cardiaco davvero alto e quindi mi hanno ricoverato d’urgenza e sono stato portato in rianimazione, poi sono stato sottoposto ad un delicato intervento”. Leonardo Tano ringrazia poi l’Ospedale Sacco di Milano e tutti i medici che lo hanno aiutato ad uscire dalla situazione peggiore, e in questi mesi si sta dedicando a recuperare le energie. Il ragazzo conclude così: “in particolare la mia famiglia e il mio angiolino che non mi ha lasciato mai solo“.