Una lettera in difesa delle qualità umane, professionali e scientifiche del dottor Paolo Bellavite, oggetto di attacchi per la sua nomina nella NITAG

Caro direttore,
desideriamo esprimere la nostra personale solidarietà al dottor Paolo Bellavite, il quale, insieme al suo collega Eugenio Serravalle, è stato fatto segno di attacchi tanto violenti quanto sconsiderati in seguito alla nomina in qualità di esperto della commissione vaccinazioni (NITAG), voluta e poi revocata dal ministro della Salute Schillaci.



Conosciamo Paolo Bellavite da molti anni e apprezziamo le sue qualità umane e culturali. Non tutti gli estensori di questa lettera condividono le posizioni di Bellavite in materia di vaccinazioni. Non vi sono dubbi però sulle sue competenze scientifiche, attestate attraverso lunghi anni di insegnamento universitario e di autorevoli pubblicazioni, né sulle sue capacità divulgative di argomenti complessi.



Riteniamo che qualificare uno studioso così autorevole con l’etichetta diffamatoria di “no vax” (che Bellavite stesso rifiuta), sia un modo per liberarsi di un problema e insieme costituisca un ostacolo alla vera comprensione della realtà.

Mantenere Bellavite e Serravalle all’interno della commissione avrebbe garantito invece un maggior approfondimento dei temi affrontati, attraverso l’apporto di voci diverse, capaci di arricchire il lavoro per il bene comune. Avrebbe potuto anche alleggerire un clima di gravi incomprensioni, che tanto ha condizionato la nostra convivenza civile, eliminando derive ideologiche da una parte e dall’altra.



La conoscenza diretta della persona, un senso di rispetto e di stima, ci spingono ad esprimere la nostra vicinanza al dottor Bellavite.

Sandro Bettini, Carlo Bortolozzo, Fiorenza Farina, Francesco Franceschini, Rossella Spinaci, Annalisa Vinco

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