Quarto Grado torna a parlare con Claudio Sterpin, l’amico speciale di Liliana Resinovich, che da tre anni si sta battendo per avere la verità sulla morte di Lily: “Non dimentichiamoci che la procura di Trieste ha tentato di trasformare la sua morte in un suicidio, è una cosa che grida vendetta mentre adesso emergono altre cose, tipo che lei è stata pestata prima di essere uccisa, lei è stata uccisa, questo è un omicidio e dovrà essere rifatto tutto dall’inizio”, le sue prime parole al talk di Nuzzi.
“Sono convinto – aggiunge Claudio Sterpin – che non vedrò l’epilogo di tutto questo per l’età che ho... se adesso dopo tre anni scopriamo che lei è stata pestata quando già allora si poteva vedere chiaramente cosa fosse successo”. Secondo Claudio Sterpin: “Il movente o i moventi ci sono ma non sono stati neanche sfiorati, sarà ora che vengono presi in considerazione”.
LILIANA RESINOVICH, CLAUDIO STERPIN SU CORDINO E BUSTE
Sul famoso cordino e sulle buste che aveva sul capo: “Il cordino è stato preso da casa sua forse, mentre le buste perr far vedere che lei si è suicidata. Quindi sono state messe da qualcuno? O da morta lei è andata a casa e si è presa le buste? Se è un suicidio se li era presi lei ma visto che di un suicidio non è qualcuno li ha messi lì’ e bisogna trovare questo cordino. Forse cordino e buste provengono dalla casa di Lilì ma non spetta a me provarlo”.
Secondo Claudio Sterpin l’omicidio di Liliana Resinovich: “E’ un fatto premeditato e da almeno due o tre persone e forse c’è anche qualche regista fuori campo visto che non è da poco aver inscenato tutta questa manfrina, a parlarne mi viene male allo stomaco. Chi ha fatto tutto può essere stato consigliato da qualcuno che sa le cose meglio… la storia continua”.
LILIANA RESINOVICH, LE PAROLE DI CLAUDIO STERPIN E LA REPLICA DI SEBASTIANO
Sebastiano Visintin commenta: “Io sono sempre scioccato sulla frase che ha detto lui, Liliana si è sacrificata per salvare me, mi è stato segnalato che lui l’ha detto pubblicamente, lui dice che Liliana si è sacrificata per salvare me”, ma in studio a Quarto Grado nessuno si ricorda queste dichiarazioni. Marano, consulente “dell’accusa”, aggiunge: “Il movente va individuato, per individuarlo dobbiamo approfondire la vita della vittima e indagare la storia clinica, le relazioni amicali, gli scritti… io posso dire che avendo analizzato e facendo un lavoro di autopsia psicologica su questa donna, le aree di criticità e vulnerabilità”.
E ancora: “L’unica anomalia era questa relazione che Liliana Resinovich aveva con Claudio e lei muore non a caso nella settimana che doveva andare via, ed è quell’imponente messaggistica che recuperiamo che ci restituisce quella data, il 19 dicembre, data dell’anniversario di conoscenza fra i due (Liliana e Claudio ndr)”. Secondo la Collovati: “Il dolore di Claudio Sterpin lo sta offuscando, ora vede molti moventi e anche una squadra che ha ucciso, dobbiamo aspettare le risposte del 14 febbraio”.
LILIANA RESINOVICH, PICOZZI E LA REPLICA A CLAUDIO STERPIN
Anche il professor Massimo Picozzi sembra contrario alle parole di Claudio Sterpin, spiegando: “Vi sarebbe qualcuno che avrebbe suggerito come mimare un suicidio dicendo pesta questa donna? Mi pare tutto improbabile”.
“Vedendo il prof Fineschi mimare il gesto con cui si sarebbe spezzata una vertebra (una presa da dietro della povera Liliana Resinovich ndr), mi aspettavo che la prossima battuta di Claudio Sterpin sarebbe stata che chi ha ucciso Lily è un militare o qualcuno con una esperienza di combattimento a mani nude. Siamo a un punto in cui vale tutto? Sì. Non so se arriveremo ad una verità, credo che questo mese di proroga della dottoressa Cattaneo sia stato chiesto per non lasciare nulla di intentato più che trovare qualcosa di dirimente”.