Il giallo di Liliana Resinovich con le parole di Claudio Sterpin, amico speciale della vittima: scopriamo cosa ha detto ieri sera a Quarto Grado su Rete 4
Claudio Sterpin, amico speciale di Liliana Resinovich, torna a parlare ai microfoni di Quarto Grado e lo ha fatto ieri sera, in occasione dell’ultima puntata del talk di Rete 4 della stagione 2024-2025. Le prime parole dell’ex maratoneta sono sulla morte dell’amica, e lo stesso non ha esternato dubbi circa il fatto che la moglie di Sebastiano Visintin sia stata ammazzata e non si sia suicidata.
“E’ inaccettabile parlare ancora di suicidio – racconta Sterpin – chi continua a parlare di suicidio è un emerito idiota, ma solo semplicemente per come è stata trovata”, dice riferendosi allo stato in cui è stato rinvenuto il corpo della povera Liliana Resinovich.
Quindi Sterpin ribadisce: “Solo un demente poteva pensare a questa storia”. Claudio si dice molto arrabbiato e se pensa agli ultimi istanti di vita di Lilly: “Viene fuori la bestia che è in me, io voglio soprattutto vendetta – aggiunge mostrandosi forse per la prima volta aggressivo da quando lo conosciamo – la giustizia è una cosa secondaria che non so se si può chiamare più”.
LILIANA RESINOVICH, STERPIN: “CI SONO DIVERSI PERSONAGGI CHE SANNO”
Sterpin ribadisce quindi la sua tesi in merito al fatto che siano coinvolte più persone nell’omicidio di Liliana Resinovich: “Ci sono diversi personaggi di questa storia che sanno inizio e fine, più persone coinvolte? Io penso di si, spero che qualcuno possa parlare, che abbia un rigurgito di coscienza”.
Su Sebastiano: “Io dico che non è stato Sebastiano e lo spero per lui, sarebbe ancora più meschino di quanto potrebbe essere: se uno dopo che ha ammazzato la moglie si comporta come lui a strombazzare da tutte le parti amore. Lui vittima di questa situazione? Non è escluso, qui non si può escludere nulla”.
Sul giorno della scomparsa, il 14 dicembre 2021: “Conoscendo bene Liliana lei avrebbe fatto di tutto per mandarmi un messaggio, più a me che al fratello perchè in quel momento la persona più importante che aveva nella vita ero io e me l’ha ripetuto un sacco di volte, lei me lo diceva da tempo. Prima la sua persona più importante era la madre poi morta lei sono diventato io”. Claudio conclude: “Non ci penso a Lily io, è lei che pensa a me”.
LILIANA RESINOVICH, LE PAROLE DEGLI AVVOCATI
In studio a Quarto Grado anche l’avvocato Squittieri, legale di Claudio Sterpin, che ha voluto fare chiarezza sulle parole del suo cliente: “Il primo intento è quello della giustizia, non intende vendetta”, per poi dare una notizia: “In caso di un eventuale processo chiederemo di costituirci come parte offesa o civile, siamo stati danneggiati da questo reato”, conclude.
Infine le parole dell’avvocato Paolo Bevilacqua, legale di Sebastiano, a cui forse si rivolgeva Sterpin a inizio intervista: “Nessuno ci ha ancora detto con certezza che si tratti di un omicidio, noi non escludiamo il suicidio”. E ancora: “Danno per scontato che c’era la vertebra fratturata il giorno del ritrovamento, non è vero, la vertebra si rompe nel giorno in cui lilly viene portata in sala autoptica”