Per approfondire il giallo di Liliana Resinovich, a Chi l'ha visto vi era Sergio, il fratello della vittima: scopriamo le sue parole.
Il fratello di Liliana Resinovich, Sergio, è stato intervistato ieri dai microfoni di Chi l’ha visto, alla luce degli ultimi risvolti inerenti l’omicidio della sorella. La novità più recente riguarda il fatto che la vertebra T2 di Lily, è stato accertato, non è stata fratturato dal tecnico durante la prima autopsia, bensì dall’omicida, essendo già presente al primo esame: “Questa non è una vittoria o una sconfitta – spiega il fratello di Liliana Resinovich parlando con Federica Sciarelli – è un percorso per arrivare alla verità. La prima autopsia fatta è stata cancellata dal giudice, noi c’eravamo opposti, il giudice ha riaperto tutto parlando i omicidio e non più di allontanamento volontario o sequestro di persona e in più ha richiesto 25 punti da indagare e il primo era l’eventuale riesumazione del cadavere e l’autopsia, che è stata fatta grazie ad un ordine del giudice che ha nominato la dottoressa Cattaneo con un pool di periti forensi con altri periti miei e di Visentin e hanno fatto questa perizia”.
Quindi ha proseguito: “I risultati sono stati il contrario di ciò che era stato detto nella prima autopsia, ovvero, un omicidio per mano di terzi dopo pestaggio”. Il fratello di Liliana Resinovich fa notare che: “Il medico di parte di Visentin, il dottor Barisani, è stato il primo a dire che c’erano delle lesioni e degli ematomi dovuti da terzi. Non c’è solo la vertebra”.
LILIANA RESINOVICH, SERGIO: “ALLA DIFESA NON VA BENE NULLA…”
Sergio Resinovich si dice un po’ stranito: “Loro (dice riferendosi a Sebastiano e avvocati ndr) si erano opposti al suicidio, dicendo che non andava bene, poi si sono opposti anche alla dottoressa Cattaneo, in più anche quella storia della vertebra è risultata falsa, come ha stabilito un giudice che ha fatto sapere che la frattura era presente prima del lavoro del preparatore anatomico. Mi sembra tutto strano, prima va bene poi non va bene, e cosa va bene allora?”.
Sergio Resinovich ha poi parlato di Claudio Sterpin, spiegando che: “Anche Sterpin non ha avuto rispetto di mia sorella all’inizio, più volte l’ho ribadito a lui e si è scusato ma mi disse di aver agito così per dimostrare che era la verità e per dare contro al marito, io gli ho creduto e si è fermato”. Sebastiano chiede rispetto per Liliana Resinovich, ma il fratello della vittima non ci sta: “Non ha mai avuto lui rispetto, visto che in questi tre anni non ha fatto altro che denigrarla, ha costruito bugie che non esistono, si è persino permesso di parlare dei miei genitori, in ogni caso non credo che lui possa esigere il rispetto, invece vorrei che dica cosa sia successo visto che sono convinto che lui sa quello che è successo”.
LILIANA RESINOVICH, SERGIO E GLI ERRORI DELLA PRIMA INDAGINE
Sugli errori commessi durante la prima indagine: “E’ stato fatto un sopralluogo incredibile, ci sono stati molti sbagli, rallentamenti all’inizio causa il periodo, mancava personale, c’erano le feste natalizie, era il periodo del covid, poi alla fine l’indagine è andata avanti e questa nuova procura ha indagato su quello che avevano già fatto prima e cosa fanno adesso? Specificano dei punti e mi auguro che vadano avanti: sono entusiasta di come stanno lavorando”.
In conclusione Sergio Resinovich ha voluto ringraziare la trasmissione di Chi l’ha visto: “Grazie a voi e al vostro primo giornalista Paolo Andriolo, siamo andati avanti e grazie anche a te, all’avvocato di Penelope Nicodemo Gentile e a questa procura che è un treno ad alta velocità”. Il fratello di Liliana Resinovich continua quindi ad essere convinto che la sorella sia stata uccisa e nel contempo che Sebastiano sappia perfettamente cosa sia accaduto: ma è andata davvero così? Vedremo cosa ci riserverà questa nuova inchiesta nelle prossime settimane.