Si parla del giallo di Liliana Resinovich a Quarto Grado con l'intervista a Claudio Sterpin e il commento del generale Garofano
Nella puntata di ieri di Quarto Grado è stato intervistato Claudio Sterpin per parlare della morte di Liliana Resinovich. Le prime parole sono state sull’ipotesi che la povera Lilli sia stata congelata o comunque mantenuta al fresco dopo la scomparsa del 14 dicembre 2021.
La consulenza Cattaneo non spiega infatti come sia possibile che Lilli sia rimasta fino al 5 gennaio 2022 nei boschi di Trieste, con il corpo praticamente intatto. “L’ho detto fin da subito – le parole di Sterpin – e penso di non aver sbagliato troppo: Lilli non poteva essere stata congelata. Il congelamento prevede che si vada sotto zero, e la carne sotto zero, quando si scongela, diventa nera ed è riconoscibile il fatto che sia stata congelata; se invece è stata mantenuta a una temperatura fra i 2 e i 5 gradi costanti, dopo 20 giorni è come se non fosse stata mai congelata”.
Su questo punto è intervenuto anche il generale Luciano Garofano, ex consulente di Sebastiano Visintin: “Congelamento? Le ipotesi sono rispettabili. Anche il dottor Costantinides non ha fatto riferimento al congelamento, sebbene abbia concluso che il corpo fosse stato deposto poco tempo prima del suo ritrovamento. Ecco perché speriamo che a novembre la Cassazione dia la possibilità di dirimere tutti i dubbi che ci sono stati con le due consulenze”.
LILIANA RESINOVICH, IL DOTTOR FORTUNI SUL CONGELAMENTO
Chi crede da sempre nel congelamento è invece il dottor Fortuni, medico legale: “L’impronta sul jeans è congelata? È una tessera importante che si aggiunge ad altre tessere che già esistevano sull’ipotesi congelamento. Il corpo è stato congelato e scongelato – aggiunge – ci sono anche altri elementi, come il polline che va conservato immediatamente in una cella frigorifera sotto zero; anche le lesioni che sono state segnalate, delle vescicole al labbro, ritenute come un herpes, e anche a un dito del piede: queste lesioni possono essersi tranquillamente realizzate nello scongelamento.
E poi ci sono anche altri elementi. Ci vuole un terzo perito, al di sopra delle parti, che dirima questa vicenda”.
Il generale Luciano Garofano ha poi ripreso la parola, parlando del rapporto che Sebastiano aveva con Liliana Resinovich: “Ci sono aspetti che vanno chiariti, ed è un dato di fatto oggettivo. Conoscendo Sebastiano da una parte – nessun dubbio su Sterpin – conoscendo il modo di affrontare le cose di Sebastiano, certe volte lui si arrampica davvero sugli specchi. Bene quindi gli ulteriori approfondimenti, per fare un quadro completo e chiaro di quello che ha fatto o non ha fatto Sebastiano”.
Quindi è entrato nel merito, dicendo: “Sappiamo che il rapporto fra Sebastiano e Liliana era molto suggestivo, particolare, avevano una vita molto libera”.

LILIANA RESINOVICH, GAROFANO: “L’HA DETTO PIU’ VOLTE SEBASTIANO…”
E ancora: “Erano in una relazione aperta, tutta qui. Come faceva quindi a non sapere di Sterpin? Da quanto sappiamo, non è emerso. L’ha detto più volte Sebastiano che non si preoccupava perché andavano da amici e amiche senza chiedersi il perché; io mi sarei preoccupato, ma non sono Visintin. Che cosa sapeva di questa relazione effettivamente? Sapeva che c’era un’amicizia”.
Sterpin ha quindi rincarato la dose: “Secondo il mio modesto parere, lui sapeva tutto di noi. Lilli mi ha detto che lui aveva le sue donnine, loro non facevano l’amore da cinque anni; non è bello dirlo, ma lo ridico. Io le ho detto che suo marito si sarebbe allarmato per la nostra relazione, ma lei mi ha detto che lui aveva le donnine”.
Nuzzi ha commentato con un eloquente: “Io mi dissocio da queste parole”. Dichiarazioni che faranno sicuramente discutere, siamo certi, quelle di Claudio Sterpin, che comunque ha sempre proferito una sola ipotesi, ribadendo come il rapporto – a suo modo di vedere – fra Liliana Resinovich e Sebastiano fosse concluso da tempo.
