Choc in Francia dopo l'annuncio che il Lione è stato retrocesso in Ligue 2 a causa di problemi finanziari: cosa sta emergendo
Una notizia clamorosa quella che ci giunge dalla Francia: il Lione, uno dei club di calcio più gloriosi d’oltralpe, militante nella Ligue 1, la Serie A francese, è stato retrocesso in Ligue 2 (l’equivalente della nostra Serie B). Un vero e proprio fulmine a ciel sereno come scrivono i colleghi de L’Equipe, che giunge dopo che sono state trovate delle irregolarità nei conti della stessa società. Nella giornata di ieri la Direzione Nazionale del Controllo di Gestione (DNCG) ha sentito il presidente dell’Olympique Lyonnais, John Textor, e Michael Gerlinger, direttore sportivo del club, ma entrambi non sono riusciti a convincere l’organismo di controllo del calcio francese a non far escludere dalla Ligue 1 la propria società. L’OL può comunque ancora presentare ricorso nel caso riuscisse a presentare nuove prove che migliorerebbero la propria situazione finanziaria.
In realtà alcuni addetti ai lavori sottolineano come la retrocessione del Lione non deve essere vista come un qualcosa giunto all’improvviso visto che già lo scorso 15 novembre la squadra di calcio del Rodano aveva ricevuto un “alert” circa i suoi conti, non avendo fornito le garanzie richieste dall’autorità di controllo finanziario del calcio professionistico e a causa di un debito di 175 milioni di euro. Evidentemente negli ultimi sette mesi la situazione non è migliorata, da qui la decisione di retrocedere a tavolino la stessa società di calcio francese. Soltanto quattro giorni fa, il proprietario del Lione era stato intervistato da L’Equipe, dicendosi ottimista: “Abbiamo fatto diversi investimenti nelle ultime settimane”, e ancora. “Finanziariamente va tutto bene”, e anche alla stampa estera nel pomeriggio di ieri aveva detto di essere “soddisfatto” dopo la sua comparsa davanti al DNCG: evidentemente non è tutto rose e fiori.
LIONE RETROCESSO IN LIGUE 2, I MOVIMENTI FINANZIARI DEGLI ULTIMI GIORNI
Nel corso degli ultimi giorni John Textor ha trovato un accordo con Woody Johnson, boss dei New York Jets, per la cessione del 45 per cento delle azioni del Crystal Palace per un valore di circa 200 milioni di euro, inoltre è stato ceduto al Manchester City Rayan Cherki per 42,5 milioni di euro. Somme che però non sarebbero ancora arrivate in via ufficiale e dal club fanno sapere di essere “in attesa dei dettagli della DNCG e delle motivazioni della decisione”.
Se la decisione alla fine venisse confermata si tratterebbe della prima retrocessione amministrativa per il Lione, nonché della prima volta dal 1989 ad oggi. Il club intende comunque battagliare per restare in Ligue 1, e ha fatto sapere tramite comunicato stampa di aver preso atto “dell’incomprensibile decisione emessa dal DNCG questa sera (ieri ndr) e ha confermato che presenterà immediatamente ricorso”. Quindi viene sottolineato che: “Negli ultimi mesi abbiamo lavorato a stretto contatto con la DNCG, soddisfacendo tutte le sue richieste con investimenti azionari superiori agli importi richiesti. Grazie agli apporti azionari dei nostri azionisti e alla cessione del Crystal Palace, https://www.ilsussidiario.net/news/risultati-mondiale-per-club-2025-classifiche-diretta-gol-live-score-2-giornata-gironi-a-b-19-20-giugno/2846842/ la nostra liquidità è migliorata notevolmente e disponiamo di risorse più che sufficienti per la stagione 2025-2026 “.
LIONE RETROCESSO IN LIGUE 2, LE PAROLE DI AULAS
Quindi il comunicato conclude dicendo: “Sinceramente non comprendiamo come una decisione amministrativa abbia potuto far retrocedere un club francese così importante. Faremo appello per dimostrare la nostra capacità di fornire le risorse necessarie in termini di liquidità per garantire la continua presenza dell’OL in Ligue 1”.
La vicenda è stata commentata anche da Jean-Michel Aulas, lo storico presidente del Lione dal 1987 al 2023, colui che ha di fatto reso grande la compagine francese. Attraverso la sua pagina X ufficiale ha scritto: “È uno shock. Un duro colpo per tutti coloro che amano profondamente l’Olympique Lyonnais”, le parole del candidato alle elezioni comunali di Lione del 2026. L’ex patron ha ricordato di aver svolto il suo incarico per 36 anni, cercando di evitare che situazioni di questo tipo si verificassero e con l’obiettivo di dare vita ad un club finanziariamente in salute: “Quello di oggi – conclude – è un giorno triste”.