I Looney Tunes si aggiornano cancellando le armi dai vari cartoni. La nuova serie Looney Tunes Cartoons, in onda su HBO Max, ha infatti deciso di eliminare fucili e pistole, spesso e volentieri visti in vari episodi fino ad oggi, ovviamente, in modo molto ironico e divertente. Ma nonostante le armi siano sempre stata una componente di colore dei LT, i produttori hanno deciso di dare una risposta al problema reale delle armi negli Stati Uniti, dove le pistole si trovano quasi in ogni casa, e dove le sparatorie sono episodi all’ordine del giorno. A farne le spese sarà il cacciatore Taddeo, che spesso e volentieri abbiamo visto inseguire Bugs Bunny con un lungo fucile, e che da oggi dovrà provare ad inventarsi altro per catturare l’astuto coniglio che adora le carote. Ad annunciare la rivoluzione è stato Johnny Ryan, editor di Looney Tunes Cartoons, che intervistato dal New York Times ha spiegato: “Stiamo attraversando questa ondata di antibullismo, in cui tutti sentono il bisogno di essere amici, tutti vogliono andare d’accordo”.
LOONEY TUNES SENZA ARMI: “NON MANCHERA’ LA CLASSICA VIOLENZA DA CARTONI ANIMATI”
“Looney Tunes è l’esatta antitesi dell’andare tutti d’accordo – ha aggiunto e concluso – ci sono due personaggi in conflitto, a volte diventano violenti”. Stando a quanto specificato invece sempre al NYT da parte di Peter Browngardt, direttore esecutivo di Looney Tunes Cartoons, solamente i fucili verranno messi al bando, visto che nei cartoni troveremo ancora dinamiti, trappole e le classiche casseforti che cadono improvvisamente dal cielo finendo in testa al malcapitato di turno. “Non stiamo più inserendo i fucili, ma non mancherà la classica violenza da cartoni animati. Esplosivi e la roba di Acme”. Fra le nuovi armi a disposizione di Taddeo, come si evince da alcuni filmati circolanti su Youtube negli ultimi giorni, si dovrebbero vedere un falcetto, solitamente usato per tagliare l’erba, ma anche un curioso sturalavandino. La HBO Max aveva annunciato ieri di aver cancellato temporaneamente il kolossal Via col vento dal proprio catalogo, perchè film fotografia di un’America razzista che non esiste più.