Diciamolo subito: gli appellativi di “nuovo Tizio”, “nuovo Caio” e via discorrendo lasciano il tempo che trovano. Impossibile paragonare calciatori nella stessa epoca, figurarsi in anni differenti; in più ogni giocatore di calcio – ma vale per tutti gli sport, siano essi di squadra o individuali – ha le sue caratteristiche. Tuttavia, i confronti sono sempre stati fatti e non ci si può sfuggire; basta accettarli per quelli che sono, dei giochi o al massimo la possibilità di inquadrare un talento emergente entro una definizione di ruolo o di quanto potremmo aspettarci. Ne sanno qualcosa gli Ortega, gli Aimar e i D’Alessandro che sono cresciuti con il semi-obbligo di ripercorrere le gesta di Diego Armando Maradona; fino a che non è arrivato Leo Messi, che si è preso la scena e adesso è giudicato da molti anche migliore del Pibe de Oro. L’allievo che supera il maestro: ecco, proprio della Pulce parliamo perché alla ripresa della Liga, che ha avuto l’ok per ripartire dopo la pandemia da Coronavirus, il Barcellona sarà ospite del Mallorca allo stadio Son Moix (sabato 13 giugno alle ore 22).
LUKA ROMERO PRONTO ALL’ESORDIO
Il 16 ottobre 2004 Messi faceva il suo esordio ufficiale con il Barcellona niente meno che nel derby sul campo dell’Espanyol: partita decisa da Deco, che al minuto 82 lasciò il posto a quel ragazzino argentino arrivato dalle giovanili. Nessuno poteva saperlo, ma sarebbe stata la prima pietra sulla carriera di un giocatore che da anni è in lizza per il platonico titolo di migliore di sempre. Tra gli avversari di quel giorno, pochi che hanno davvero lasciato il segno; c’erano però Ivan De La Pena, un ex che aveva già deluso parecchie delle aspettative che c’erano su di lui, quel Mauricio Pochettino che poi da allenatore avrebbe condotto il Tottenham in finale di Champions League, e Raul Tamudo che a fine stagione avrebbe negato la Liga ai blaugrana. Il Barcellona era quello di Frank Rijkaard, fresco vincitore di due campionati in serie e della prima Champions League dal trionfo di Wembley 14 anni prima; la data potrebbe tornare di attualità perché il prossimo 13 giugno potrebbe arrivare il momento di Luka Romero.
Vicente Romero, allenatore del club delle Baleari, lo ha convocato per la ripresa degli allenamenti: finora ha fatto parte delle giovanili, e chi lo ha visto giura che ci sia molto del Messi primo stampo. Ha 16 anni, nato a Durango in Messico: per questo motivo e per i trascorsi in Spagna la Tricolor e la Roja se lo sono contesi, ma lui per il momento ha scelto l’Albiceleste aumentando l’hype su di lui. Per ora un’apparizione con l’Under 17 e poco altro, ma tra 12 giorni potrebbe arrivare l’esordio in prima squadra: curiosamente, proprio contro Leo Messi che avrà anche lui, magari solo come suggestione, come punto cui guardare. Oggi Leo ha 33 anni e si avvia alla parte conclusiva di una carriera leggendaria, anche se poi non sappiamo per quanti anni ancora riuscirà a durare; intanto a breve potrebbe arrivare un ideale passaggio di consegne. Avvertenza: quando succederà e se succederà, sarà parecchio complicato dirlo con certezza ma tra qualche anno, guardandoci indietro, potremmo davvero ricordare la partita del Son Moix come l’inizio di qualcosa di straordinario.