Martina Colombari, ospite oggi a La Volta Buona, si è commossa parlando delle difficoltà affrontate nel suo percorso di vita.
Reduce dall’esordio a Ballando con le stelle 2025, Martina Colombari è stata oggi ospite di Caterina Balivo a La Volta Buona per raccontare emozioni a caldo e anche retroscena personali capaci di generare una evidente commozione. La conduttrice è partita dal feedback di suo marito, Billy Costacurta, che per questioni di lavoro non ha potuto seguire in diretta le sue performance: “Mi ha detto che sono stata bravissima e ‘ti amo’ con un cuore”.
Seguono copiosi complimenti per Martina Colombari dopo la prima performance a Ballando con le stelle 2025, in particolare Samuel Peron ha sottolineato il suo essere sexy. Proprio quest’ultima connotazione ha rievocato sensazioni contrastanti, una sorta di complesso che ancora oggi sta affrontando. “Non mi sento per niente così, ho lavorato per oltre 30 anni con il mio corpo ma il sentirmi sensuale, utilizzare il corpo come Martina e non prestarlo ad un personaggio è differente”. Martina Colombari ha poi aggiunto: “Su quella pista scendo io, non un personaggio; non è stato facile perchè sono stata criticata dalla giuria per essere stata un po’ troppo rigida ma la vita mi ha portata a strutturarmi tanto. Non solo il fatto della vittoria così giovane ad un concorso di bellezza, ma tutto ciò che è arrivato: dalla famiglia, a mio figlio”.
Martina Colombari a La Volta Buona: “Quando non ce la facciamo da soli bisogna saper chiedere aiuto…”
Non riesce a trattenere le lacrime Martina Colombari, le sue parole mettono in evidenza il contrasto tra la realtà e la percezione degli spettatori rispetto ai volti noti; come immuni alle difficoltà, ai dolori. “Ci vedono come protagonisti di una vita di soli lustrini, ci sono invece le vicissitudini; se non fossi stata così corazzata non so se avrei saputo superare tutto quello che è successo”. La concorrente di Ballando con le stelle 2025 – sempre a La Volta Buona – ha poi spiegato di essere seguita da 4 anni da uno psicoterapeuta proprio per arginare questo malessere. “A volte mi dico: ‘Concediti di essere fragile, insicura, di sbagliare’, ci sto lavorando ma non è facile. Quando non ce la facciamo da soli bisogna saper chiedere aiuto”.