MATTARELLA, VIDEO DISCORSO FINE ANNO/ Video messaggio Capodanno 2020: il testo

Discorso di fine anno del Presidente Mattarella a reti unificate e in diretta video streaming: Capodanno 2020, il messaggio e il testo integrale del Capo dello Stato

«La speranza consiste nella possibilità di avere sempre qualcosa da raggiungere: l’augurio è per voi, buon 2020»: questo il passaggio finale del discorso di fine anno tenuto dal Presidente Mattarella con il messaggio a reti unificate apparso anche in diretta video streaming su YouTube. Speranza, fiducia e coraggio verso l’anno che sta arrivando: questo trasmette il Capo dello Stato, invitando gli italiani a guardare l’Italia come dall’estero ci guardano «occasione per pensare insieme al domani, senza trascurare il presente e i suoi problemi ma rendersi conto che il futuro è già cominciato». Cita nella parte iniziale una foto dell’Italia vista dallo spazio che ha ricevuto in questi giorni dall’astronauta Luca Parmitano direttamente in orbita «guardiamo l’Italia dal di fuori, come ci vedono dall’estero», e subito dopo passa in rassegna i motivi per cui serve oggi più che mai la fiducia di un nuovo anno diverso «Si chiude un decennio difficile e impetuoso, ma il nostro Paese è ponte di dialogo tra continenti come ci ha insegnato Leonardo Da Vinci, Raffaello (anniversario nel 2020) e poi Dante Alighieri (nel 2021)». I problemi sono tanti e Mattarella li elenca: «crisi aziendali, sistema produttivo, il lavoro che manca per tanti, ma possiamo ancora produrre fiducia in Europa e nel mondo, come gli altri guardano da noi. Da loro dobbiamo trovare quella fiducia nella speranza per un futuro migliore: conosco tutte le ferite e le attese di tanti italiani, ma dobbiamo avere fiducia per l’impegno verso il comune interesse di uscire dalla crisi». Fattore problematico anche il divario ampliato tra Nord e Sud, con il Presidente che sottolinea «il Paese è frenato nella sua potenzialità di sviluppo: per promuovere fiducia serve un buon funzionamento delle istituzioni pubbliche, favorendo coesione sociale con decisioni adeguate e tempestive». Poi passa a parlare direttamente ai partiti: «la democrazia si rafforza se le istituzioni tengono viva una ragionevole speranza: serve una cultura della responsabilità, dai partiti alle imprese fino ai privati cittadini. Servono valori di responsabilità: è il più forte presidio di libertà su cui si fonda la Repubblica». Passaggio successivo dedicato al tema ambientale, citando indirettamente gli scioperi di Greta Thunberg in Italia «mutamenti climatici non tollerano ulteriori rinvii: il tema della tutela dell’ambiente è fondamentale per il nostro Paese, i giovani lo hanno capito perché sono proiettati verso il futuro. Abbiamo bisogno di loro visto che la nostra durata della vita è cresciuta: questa nuova condizione impone di predisporre per gli anziani maggiori cure e attenzioni […] serve evitare emigrazione e squilibri sociali». Nella parte finale del discorso di fine anno, Mattarella punta il dito contro chi definisce l’Italia solo pessimismo e “sfruttamento” del prossimo: «L’Italia vera è una sola, quella dell’altruismo e del dovere: l’altra non è autentica e non voglio neanche dirne la definizione. La nostra Italia è quella del sindaco di Rocca di Papa, Emanuele Crestini, morto sul posto di lavoro per salvare i suoi colleghi». Chiusura poi sulla condanna netta di fake news, profili fittizi sui social e problemi legati al cyberbullismo: «sull’informazione bisogna non fermarsi ai pregiudizi ma serve andare oltre e informarsi sul serio». QUI IL TESTO INTEGRALE DEL DISCORSO DI FINE ANNO DI MATTARELLA