Gerry Scotti e la Mediaset criticati dal mondo del web: ecco perché starebbero "esagerando" contro Stefano De Martino
Continua la guerra tra Stefano De Martino e Gerry Scotti. Dopo il ritorno di Affari Tuoi su Rai 1 lo scorso 2 settembre, si è accesa una vera e propria sfida a colpi di share tra il game show condotto da Stefano e La Ruota della Fortuna, il quiz che ha riportato “in vita” l’access prime time di Canale 5. Dopo un’estate di successi per Scotti, il pubblico era impaziente di vederli finalmente uno contro l’altro, in quella che è stata annunciata come la sfida televisiva della stagione. A sorpresa, però, il risultato ha ribaltato le previsioni. De Martino, reduce da una stagione da record con ascolti stellari, è stato battuto dal collega veterano, riempendo forse di eccessivo entusiasmo i vertici Mediaset.
Difatti, nell’ultima settimana, il successo de La Ruota della Fortuna è stato ribadito a più riprese non solo dal suo “capitano” ma dall’intera azienda, al punto da sembrare quasi un’esagerazione. Pier Silvio Berlusconi in persona si è presentato negli studi per congratularsi con il conduttore, cogliendo l’occasione per lanciare una frecciatina alla concorrenza. Poco dopo, lo stesso Scotti ha salutato pubblicamente il suo amico Carlo Conti, volto storico di Rai 1, con un “ci guarda sempre”, una frase considerata da tanti poco elegante.
Stefano De Martino difeso dal web: ecco perché
Infine, nell’edizione di ieri sera del TG5, Cesara Buonamici ha dato la linea a La Ruota della Fortuna, sottolineando ancora una volta il successo del programma e le ripetute vittorie sulla concorrenza. Un gesto che, sommato agli altri, ha dato l’impressione di voler colpire in maniera insistente Affari Tuoi, trasformando quella che poteva essere una sana competizione televisiva in un contesto percepito come tossico e immaturo.
Sui social, infatti, molti utenti hanno accusato Gerry di comportarsi come un “bulletto“, dato che un conduttore storico del suo calibro dovrebbe semmai sostenere i colleghi più giovani come Stefano De Martino, invece di ostentare una superiorità che rischia di incrinare la sua immagine da “zio buono” della televisione italiana.