Medicina: dal 2025 accesso libero al primo semestre, stop al test d'ingresso. Selezione spostata a tre prove nazionali obbligatorie entro fine anno

Dal prossimo anno accademico 2025/2026 l’accesso alla facoltà di Medicina cambierà volto: sarà eliminato il classico test d’ingresso e al suo posto sarà introdotto un nuovo sistema che consente a tutti gli aspiranti studenti di iscriversi liberamente al primo semestre, ma con un meccanismo selettivo spostato più avanti, al termine dei primi mesi di corso; questo è quanto prevede il decreto firmato dal ministro dell’Università Anna Maria Bernini, attuativo della legge delega 26/2025, che definisce tempi, modalità e criteri della riforma.



Al centro del nuovo sistema ci saranno tre prove scritte nazionali, identiche per tutti gli atenei italiani, che si terranno tra la seconda metà di novembre e l’inizio di dicembre: le materie previste sono Chimica e propedeutica biochimica, Fisica e Biologia (ciascun esame durerà 45 minuti e includerà 31 quesiti, di cui 15 a risposta multipla e 16 da completare inserendo la parola corretta) e ogni risposta esatta varrà un punto, quelle non date zero, mentre gli errori costeranno -0,25, inoltre, ogni prova avrà un punteggio massimo di 31 punti, per un totale di 93, e per superare l’esame sarà necessario ottenere almeno l’equivalente di 18 su 30.



A partire da questi risultati sarà costruita una graduatoria nazionale che determinerà chi potrà accedere al secondo semestre dei corsi in Medicina, Odontoiatria e Veterinaria, e chi invece dovrà passare a un corso alternativo – è previsto un massimo di due tentativi per ciascun appello, da sostenere a distanza di almeno 15 giorni – e chi dovesse cambiare percorso potrà conservare i 18 crediti maturati (sei per ogni materia) solo se si iscriverà a un corso considerato “affine” all’area medico-sanitaria, come Biotecnologie, Scienze biologiche, Farmacia o alcune lauree triennali nelle Professioni sanitarie.

Medicina, iscrizione entro luglio e corsi dal primo settembre: punteggio, sedi e crediti, ecco come funzionerà il nuovo sistema

Le iscrizioni al semestre aperto di Medicina andranno effettuate online tramite la piattaforma Universitaly e saranno disponibili entro il mese di luglio ma fin da subito gli studenti dovranno indicare sia la sede presso cui intendono seguire i primi tre mesi, sia le dieci sedi preferite dove sperano di essere assegnati per il secondo semestre, una volta definita la graduatoria, il sistema richiederà anche la scelta di un corso affine di riserva, nel caso in cui il punteggio non bastasse per accedere al continuum del percorso in Medicina.

Tutti gli atenei italiani dovranno adeguarsi per garantire l’avvio dei corsi del semestre aperto già dal primo settembre, con termine entro il 30 novembre – ciascuna università deciderà in autonomia le modalità didattiche, ma dovrà obbligatoriamente prevedere l’erogazione degli insegnamenti relativi alle tre materie previste – per l’anno successivo, il 2026/27, l’obbligo di adeguamento sarà esteso anche ai corsi affini, che dovranno garantire la piena convalida degli esami superati.

Il decreto ministeriale chiarisce anche quali siano i corsi affini validi per il mantenimento dei crediti: oltre alle triennali in ambito biologico e biotecnologico, sono inclusi anche i corsi delle Professioni sanitarie con un rapporto tra iscritti e posti inferiore a 0,9, tra questi, Educazione professionale, Ortottica, Podologia, Assistenza sanitaria, Tecniche audiometriche, Terapia occupazionale e altre lauree triennali a forte orientamento clinico e laboratoriale.

Con questa riforma, il sistema di selezione non viene cancellato ma redistribuito: non più un unico test a crocette prima dell’ingresso, ma un percorso a due tempi che punta a valutare la preparazione lungo l’arco del primo semestre con l’obiettivo dichiarato di rendere l’accesso più equo, dando a tutti la possibilità di mettersi alla prova con esami veri, e basando l’ammissione non più su un solo giorno ma su tre prove diverse, distribuite nel tempo e orientate sulle competenze disciplinari richieste per proseguire il percorso di studi in Medicina.