Morti per caldo, niente picco con afa: studio smonta bufala 500 decessi/ "Impatto alte temperature contenuto"
I pericoli per la salute legati al caldo estivo sono stati “gonfiati” dai media, che si sono basati su stime non verificate, perché i dati ufficiali dimostrato che l’ondata di caldo ha avuto un impatto contenuto sulla mortalità. Anzi, nel lungo periodo è il freddo a causare più morti, nonostante il cambiamento climatico.
Questi è quanto emerge da uno studio del Ministero della Salute che ha smontato la narrazione del picco di morti per il caldo con l’afa, in particolare la bufala dei 500 decessi.
Infatti, alcuni studi – com quello del Grantham Institute dell’Imperial College di Londra – avevano previsto 500 morti a Milano e 300 a Roma durante l’ondata di caldo, quindi la stampa italiana aveva rilanciato i dati in maniera catastrofista, ma si trattava solo di previsioni, non di dati reali, peraltro neppure pubblicati ancora sulle riviste scientifiche.
COSA DICONO I DATI DELLA SORVEGLIANZA NAZIONALE
I numeri effettivi dei morti per il caldo sono stati forniti dal Sistema nazionale di sorveglianza della mortalità giornaliera (Sismg). Così emerge che a Milano ci sono stati 257 morti totali in 10 giorni, circa la metà di quelli previsti dallo studio inglese, mentre a Roma 614 morti, solo 9 in più del normale andamento statistico, non 300 in eccesso. Come evidenziato da Libero, si tratta di scostamenti statisticamente irrilevanti e compatibili con la normale variabilità.
Esperti come il meteorologo Paolo Sottocorona avevano già invitato a non generalizzare e a evitare titoli allarmisti sull’afa, anche perché solo poche città toccano temperature estreme. Inoltre, il Sismg ha confermato che negli ultimi anni non ci sono stati aumenti significativi di mortalità per caldo, soprattutto al Nord, mentre al Sud si è registrato solo un piccolo aumento, comunque minimo, essendo pari al +3%.
Per poter esaminare l’impatto che ha il caldo bisogna allora prendere in esame serie storiche lunghe, non singole ondate, invece il tema viene strumentalizzato politicamente per attaccare il governo, con alcuni esponenti politici che parlano di “strage silenziosa” e “bollettino dei morti per caldo” senza però basarsi su dati soldi. Peraltro, è emerso anche che negli ultimi tre decenni in Europa ci sono stati 43.800 morti per caldo (263 ogni 10 milioni di abitanti) contro i 364mila morti per il freddo (2.000 ogni 10 milioni di abitanti), quindi è quest’ultimo a uccidere di più.