Prima The Voice (dove arriva terzo) e ora Sanremo: la carriera musical-televisiva di Tommaso Pini sembra spianata e a Sarà Sanremo ha raggiunto un nuovo traguardo piazzandosi tra gli 8 finalisti delle Nuove Proposte 2017. Lo fa con Cose che danno ansia una canzone pop-dance perfettamente integrata nel modello web e social che Tommaso negli anni ha dimostrato di saper cavalcare con destrezza.
Su una base EDM piuttosto standard ma efficace, di respiro internazionale, Pini con la sua voce acuta e femminea comincia a snocciolare una serie di situazioni di vita quotidiana, settata sulla contemporaneità (“chatto quel tanto che basta / non twitto”), che lo distanziano dalla serenità: “La pubblicità conta, l’immagine conta / io, canto”; “Le modelle / mi piacciono un sacco / ma mangiano in bianco”. Luoghi comuni e banalità si alternano invece a dettagli più gustosi (come “Ho il poster del mio analista / sopra il divano / le tipe al pronto soccorso / mi amano”), la musica resta semplice ed efficace con un ritornello accattivante fatto per il canto o i passaggi radiofonici e un po’ di auto-ironia (“Detesto i testi / che non poi non mi restano in testa”).
Cose che mi danno l’ansia è un pezzo da classifica o da festa, magari più adatto all’estate che a Sanremo, ma che dimostra come – a differenza che nei big – Carlo Conti e la sua squadra hanno provato a raccontare il pop mainstream italiano con uno sguardo più ampio, attraverso un caleidoscopio di influenze musicali. Pini ricorda il Marco Mengoni degli inizi ma virato verso un suono più adolescenziale, in cui il rock ha lasciato posto a suoni più languidi (le sue cover di Summertime Sadness di Lana Del Rey o Sweet Dreams degli Eurythmics sono andate molto bene su iTunes e YouTube).
Quello che potrebbe salvare il cantante dall’appiattimento su troppi modelli consolidati e non originali è un sottile senso dell’humour molto in linea con il linguaggio dei social network (“chissà se trovo / una vita senza freni / Senza pericoli / ma spropositata / ma se ci penso / c’ho un’ansia esagerata”). Ma è difficile fare dell’umorismo o dell’ironia da un palco e da una vetrina come il festival di Sanremo.
Tommaso Pini “Cose che danno ansia”
Le cose che danno ansia
non le capisco
chatto quel tanto che basta
non twitto
La pubblicità conta, l’immagine conta
io, canto
Le modelle
mi piacciono un sacco
ma mangiano in bianco
Odio le cose
che prima o poi mi danno l’ansia
non voglio spose
non compro rose
Detesto i testi
che non poi non mi restano in testa
chiudo il giornale
cambio canale
Ho il poster del mio analista
sopra il divano
le tipe al pronto soccorso
mi amano
Odio le cose
che prima o poi mi danno l’ansia
non voglio spose
non compro rose
Detesto i testi
che non poi non mi restano in testa
chiudo il giornale
cambio canale
Io voglio andare
nel mondo degli alieni
chissà se trovo
una vita senza freni
Senza pericoli
ma spropositata
ma se ci penso
c’ho un’ansia esagerata
Odio le cose
che prima o poi mi danno l’ansia
non voglio spose
non compro rose
Detesto i testi
che non poi non mi restano in testa
e le persone
ansia e sapone
Le cose che danno ansia
non le capisco