ha pubblicato una canzone di recente, per potersi difendere dalle critiche piovute addosso dopo la terribile strage di Corinaldo. Dopo la nuova hit, le cose non sono cambiate più di tanto ed allora il trapper, ha deciso di proporre una nuova “soluzione”, che potesse in qualche modo riabilitare la sua figura di artista. I genitori dei minorenni, avranno l’ingresso gratuito ai suoi concerti per consentire loro, di accompagnare i figli personalmente. La sua ultima “iniziativa”, si rivolge alle mamme ed i papà, per dargli modo di conoscerlo dal vivo, mentre canta le sue canzoni. Quella notte maledetta, non verrà mai spazzata via, così come le critiche. Tra il 7 e l’8 dicembre del 2018, sono morti alla Lanterna Azzurra cinque ragazzini minorenni e una giovane mamma che di anni ne aveva solo 39. “Vedranno che lo show è positivo”, ha dichiarato Sfera così come riporta Il Resto del Carlino nella sua versione online.
Sfera Ebbasta, il family pack gratuito: ecco come funziona
Lo Sfera Ebbasta Popstar Tour, sarà aperto anche ai genitori dei suoi fan. Attraverso una Family Pack, si apre l’iniziativa che consentirà al genitore di accompagnare e partecipare gratuitamente ad uno dei concerti annunciati nelle principali arene italiane durante il mese di aprile. Ogni minorenne, per un periodo di 2 settimane e fino ad esaurimento dei posti disponibili, avrà il diritto di ricevere uno speciale ticket in omaggio per farsi accompagnare da un adulto. Dopo avere comperato il biglietto online, dovrete spedire una mail all’indirizzo di posta elettronica: [email protected], allegando i documenti che verranno richiesti. “Ho pensato di coinvolgere i genitori in modo che possano vedere che nello show è tutto positivo – ha spiegato Sfera – è un posto dove ci si diverte. Mi sono messo nei loro panni che hanno visto l’idolo dei loro figli, ancora ragazzini, additato dai giornali e dalle tv come se fosse un mostro”. Poche settimane fa è uscito il singolo “Mademoiselle”, che racconta l’ultimo periodo: “Sono mesi che mi sveglio ogni giorno e trovo il mio nome sui giornali e telegiornali vengo diffamato gratuitamente (…) I ragazzini invece di perdere tempo in strada andassero in studio come me, prendendomi come esempio non perché fumo le canne ma perché ce l’ho fatta”.