Nadia Rinaldi, attrice conosciuta per i suoi numerosi ruoli comici, è tornata a parlare dell’arresto per detenzione di sostanze stupefacenti che alla fine degli anni ’90 ha segnato la sua carriera: “Quell’episodio mi ha massacrato la vita. È stata la mia giornata del cogl*one. Nella vita capita a tutti, a me è successa a 30 anni per conoscenze e incontri sbagliati. Quella sera mi sono ritrovata in una situazione nella quale non dovevo essere”, ha ricordato in una intervista a Libero Quotidiano.
Andare avanti non è stato semplice, sia a livello psicologico che professionale. “Tutti poi mi hanno chiuso le porte. La difficoltà è stata tornare a parlare. Con Wikipedia che continua a tenere in primo piano l’incidente giudiziario, riportando solo quello che hanno scritto i giornali. Notizie completamente sbagliate. Ed è rimasto tutto. Mentre a me non è mai stata data la possibilità di dire la mia”.
Nadia Rinaldi: “Arresto per droga mi distrusse”. Le accuse e il rapporto coi figli
Per Nadia Rinaldi, adesso, l’arresto per droga avvenuto nel 1998 è soltanto un ricordo, ma ancora doloroso. “Oggi l’ho digerita e questa sofferenza sta nel bagaglio delle mie emozioni che quando serve uso per interpretare determinati personaggi”, ha ammesso. C’è stato un momento in cui però ha fatto fatica a riportarlo alla mente. “Non è stato facile parlarne coi miei figli. Ora, attraverso lo spettacolo, ne parlo con il pubblico ma prima ne ho parlato con loro che all’epoca ancora non c’erano. E dopo 25 anni è come togliermi un masso. Anche se, ripeto, non è stato molto facile”.
Il lavoro è stato fondamentale per tornare alla normalità dopo l’incidente giudiziario. Adesso l’attrice si prepara a portare in scena Senza santi in Paradiso, uno spettacolo autobiografico in cui parla anche di questo. “Sono lieta di poter dire che da trent’anni faccio il mestiere che sognavo da bambina, mi dà da vivere e col quale ho cresciuto due figli. Vado avanti grazie al grande affetto del pubblico. Non ho mai perso la forza”, ha concluso.