Nadia Rinaldi, ospite oggi a La Volta Buona di Caterina Balivo, ha raccontato il percorso che l’ha portata a ritrovare la serenità.
La sua storia è ampiamente nota, sia perché è la rappresentazione del coraggio e della determinazione, sia perché raccontata da lei in diverse occasioni. Nadia Rinaldi è oggi una donna diversa, ma la connotazione è più che positiva. In passato raccontava del fastidio derivante dalla sua stessa ombra, dalle difficoltà nel riconoscersi nel suo fisico che lei stessa definiva “ingombrante” e che era il riflesso di una malattia – un problema alla tiroide – che ha poi deciso di affrontare.
Nadia Rinaldi – oggi ospite a La Volta Buona – ha ripercorso quei momenti, in particolare quando raccontava proprio a Caterina Balivo in un programma del passato di quanto fosse stato difficile per lei fare i conti con un fisico che non la rappresentava. Il riflesso era una deriva delle sue attività professionali, soprattutto sul set, che non sentiva proprie. Mi ricordo bene di quell’intervista e di quel periodo…”, ha spiegato Nadia Rinaldi che non è riuscita a controllare le lacrime ascoltando quelle parole di anni fa dove, fiera, raccontava di aver trovato rimedio non solo a quella che definiva “un’ombra ingombrante” ma anche alla malattia. “Sono una donna nuova? Volere è potere, l’ho sempre detto; devo dire grazie ai miei genitori per quello che sono. C’è stato questo blocco della tiroide… Nel 2001 ho fatto questo bypass intestinale ma devo fare comunque attenzione a ciò che mangio”.
Nadia Rinaldi a La Volta Buona: “Le parole di Nathalie Guetta? Mi accorsi che non si guardava allo specchio…”
Nadia Rinaldi – sempre a La Volta Buona – è anche entrata nel merito del racconto di Nathalie Guetta che, intervistata a Belve, aveva raccontato di come l’attrice l’avesse spronata ad accettare se stessa. “Ne abbiamo parlato tanto, è vero che non si piaceva. Notai che lei non si guardava allo specchio quando si preparava: ‘La devi smettere’, le dissi. ‘La bellezza è in ognuno di noi’. Quando apprezzi questo si riflette anche dallo specchio”.