Nathalie Guetta, attrice celebre soprattutto per il ruolo della perpetua Natalina nella serie televisiva Don Matteo, ha raccontato nel salotto di Weekly i suoi anni sul set. “Ho passato in questa fiction dai miei 40 ai miei 65 anni. Ci sono state delle fasi altalenanti. A volte ho pensato che non ce la facevo più. È stata una grande palestra di vita. Mi ha insegnato a lavorare, ma anche a non impazzire. Io pensavo che sarebbe durato un anno, invece sono qui da più di due decenni”, ha ammesso.
I colleghi che ha incontrato nel corso della sua carriera sono stati numerosi, da Nino Frassica a Flavio Insinna. “Di alcuni non posso farne più a meno. La partenza di Terence Hill è stata una tragedia, sembrava un funerale. Poi contemporaneamente ci hanno presentato Raul Bova, ci hanno fatto una testa così affinché lo accogliessimo nel migliore dei modi. Lo abbiamo fatto e ancora ora ce lo stiamo spupazzando. È bravo nel ruolo di Don Massimo, è una bella persona”.
Nathalie Guetta: “Don Matteo una palestra di vita”. L’esperienza a Ballando con le Stelle
Nathalie Guetta, oltre ad essere uno dei volti più noti di Don Matteo, ha partecipato anche a diversi programmi televisivi: da Stasera tutto è possibile a Il cantante mascherato. Quello che maggiormente l’ha segnata, però, è stato Ballando con le stelle. “È stata un’esperienza bellissima, non avrei mai pensato. Io e Milly Carlucci siamo diventate amiche. Mi ha regalato una grande sicurezza, è stata generosa. Ora sono più sciolta e gioiosa anche nella vita. Le sono molto grata. Anche Simone Di Pasquale è stato un vero amico, ci sentiamo ancora ogni tanto. Nella tv italiana ne ho combinate di ogni”.
Adesso l’attrice si è avventurata nella scrittura, pubblicando un romanzo dal titolo Dodici in caso di stress. “È una storia d’amore alla scoperta di Parigi che comporta un cambiamento di vita. È molto introspettivo, ma anche ironico. Il dodici è riferito alle sigarette. Io fumo moderatamente”.